Alla ricerca del forum perduto

Posts written by Vivanco.

view post Posted: 28/5/2019, 14:40 Patrizia Todisco ti voglio bene! - Politica

Ex Ilva, ministro Costa apre riesame

dell'impatto ambientale su Taranto:

"Un dovere verso la città"


L'apertura del riesame dell'Aia era stata chiesta dal sindaco di Taranto
in "un'istanza del 21 maggio" per ragioni sanitarie
sulla base degli "esiti del rapporto di valutazione
del danno sanitario elaborati da Arpa Puglia e Asl



"Il ministero dell'Ambiente ha provveduto con l'emanazione del provvedimento di riesame dell'Autorizzazione di impatto ambientale, Aia". Così il ministro dell'Ambiente Sergio Costa in audizione in commissione Ambiente alla Camera sull'ex Ilva. L'emanazione del riesame è del 27 maggio; la richiesta era arrivata dal sindaco di Taranto.

L'apertura del riesame dell'Aia, l'Autorizzazione integrata ambientale, era stata chiesta dal sindaco di Taranto in "un'istanza del 21 maggio" per ragioni sanitarie sulla base degli "esiti del rapporto di valutazione del danno sanitario elaborati da Arpa Puglia e Asl Taranto", in cui si evidenzia "un rischio residuo non accettabile per la popolazione" anche alla fine del "completamento degli interventi previsti" dall'Aia del 2012.

"Si apre una nuova pagina per Taranto. Il 24 giugno torneremo in città per incontrare ancora una volta i tarantini e continuare il percorso avviato insieme un mese fa. E' un dovere procedere al riesame - osserva Costa - lo dobbiamo ai cittadini e ai lavoratori. Abbiamo accolto con favore l'istanza del sindaco, con il quale il rapporto di collaborazione è costante e proficuo".

bari.repubblica.it

view post Posted: 9/5/2019, 08:37 Oggi tutta la mia solidarietà va a... - A ruota libera
...a Valentina Sestito, la ventenne di Baronissi, in provincia di Salerno, rea di aver colto l'occasione di un selfie per fare al ministro Salvini la seguente domanda «Salvini, ma non siamo più terroni di merda?». Risutato: la ragazza viene strattonata, privata del cellulare e minacciata dagli uomini della scorta. Quando si dice "essere poco avvezzi alle cose democratiche".



corrieredelmezzogiorno.corriere.it

www.youtube.com

view post Posted: 9/5/2019, 08:18 Alessandro Robecchi - The others
Matteo, lo sceriffo di Nottingham che chiama le guardie

di Alessandro Robecchi

Finalmente c’è della verità nel faccione finto giocoso di Salvini Matteo, capo della Lega, vicepresidente del Consiglio, ministro dell’Interno, eterno comiziante, inviatore di bacioni e ometto forte. Accade quando qualcuno gli si mette a fianco sorridente come lui, gli chiede un selfie, e poi dice qualcosa di vero. Come la ragazza di Salerno (“Non siamo più terroni di merda?”), come l’altro giovane che gli chiede conto di 49 milioni spariti, puff; come il quindicenne sardo che fece lo stesso e molti altri, comprese Gaia e Matilde, che dopo averlo lusingato (“Salvini! Un selfie!”) si baciano nell’inquadratura, con lui, il federale, che fa la faccia del tonno appena pescato. Con quella faccia è finito anche sulla Cnn, che il mondo sappia, ecco.

I reperti elettronici giunti fino a noi in forma di foto e video, sono quelli sopravvissuti a perquisizioni e identificazioni degli autori (sicuramente molti altri non hanno passato i controlli), e fa ridere sentire lo staff di Salvini gridare mentre il video sfuma: “La Digos, la Digos!”. Insomma, lo sceriffo di Nottingham che chiama le guardie, altro che “uno del popolo”, altro che “uno di noi”, siamo al gerarchetto che chiama la milizia perché l’hanno preso in giro.

Probabile che spunteranno altri video, altri selfie. Oppure che – prudenza – Salvini sarà costretto ad abbandonare la pratica di usare i cittadini come comparse plaudenti della sua narrazione tossica: dannazione, non tutti battono le mani, dannazione, non tutti lo osannano come quelli che gli fanno il baciamano (ad Afragola, con tanto di inchino in ginocchio), dannazione, il giochetto si è sporcato, forse addirittura rotto.

Siccome sta diventando prassi diffusa, mettersi accanto a Salvini e sbertucciarlo come fosse un concorrente di Ciao Darwin, tipo umano a cui in effetti somiglia, sarà interessante vedere le contromisure. La prima, come da ricchissima tradizione, è il vittimismo. Così da qualche tempo Salvini non si limita a parlare ai suoi, ma non perde occasione per attaccare i nemici. Se i “comunisti” (e i “centri sociali”) fossero numerosi come li vede Salvini, saremmo in Corea del Nord. Ma la risposta secondo cui o stai con lui o sei “comunista” (uh!) è deboluccia e zoppicante. Così mister 49 milioni batte su un tasto vecchio, posta sui social le scritte sui muri contro di lui, lamenta di ricevere pallottole e minacce (ma dove le riceve, che al Viminale non va mai?), insomma gioca il gioco vecchio del chiagni e fottidei potenti, secondo tradizione. Con una mano fa il duro, con l’altra, come si dice a Milano (lui capisce la lingua) fa il “piangina”. Ma essendo, come si conviene ai capi della truppa, sempre circondato da forza pubblica ai suoi ordini, bisogna beffarlo con l’inganno, rivoltargli contro la sua stessa comunicazione: bacioni!

Immaginiamo le riunioni dello staff. Chiamare le guardie come i vecchi re offesi dai sudditi che ridono funziona, ma non può durare. Fischiare un ministro è lecito – ancora e per fortuna – anche se le intimidazioni sono quotidiane: signore prese in malo modo e portate in questura, gente identificata con modi bruschi, persino qualcuno denunciato per avergli urlato “fascista!”. Insomma, repressione di pensiero e di parola, vietato disturbare, non più il “o con noi o contro di noi”, ma “o con noi o chiamo la Digos”, una cosa un po’ à la Ceausescu.

Piano piano, la paccottiglia propagandistica si sfalda e si mostra ridicola, fino al culmine della tradizione paracul-mediatica: la visita a Padre Pio, a cui (e te pareva!) “chiede consiglio”, e dove è andato a “pregare per Noemi”, la bambina colpita da un proiettile vagante per strada, a Napoli. Cioè la bambina che se avessimo un ministro dell’Interno invece di un piazzista porta-a-porta, comizio-a-comizio, ora sarebbe all’asilo con le sue amichette.

Il blog di Alessandro Robecchi
view post Posted: 9/5/2019, 08:10 Lo ha detto proprio lui/lei - Politica
"In questa Europa devo farmi dire da Macron il diametro delle ZUCCHINE che i miei PESCATORI possono pescare nei mari italiani"
(Giorgia Meloni: la leader Fdi e lo zucchina-gate, durante un live su Facebook)
view post Posted: 14/4/2019, 11:14 Castigat ridendo mores - Una risata li seppellirà

THE BREXIT HOLE


brexithole



Le teorie formulate da anni finalmente confermate da una meravigliosa fotografia.
Entrati nel raggio di azione del "buco nero" non si torna indietro, cosa ci sia dall'altra parte non è dato di sapere.

Gianfranco Uber

view post Posted: 14/4/2019, 11:08 Patrizia Todisco ti voglio bene! - Politica

Diossina nel latte materno,

Peacelink ora chiede una biobanca


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Le conclusioni dello studio dell’Istituto Superiore di Sanità sui livelli di diossina nel latte materno allarmano la comunità tarantina. Al punto che l’associazione Peacelink chiede “venga creata una biobanca (sangue, urine, cordone ombelicale, latte materno, liquido amniotico, capelli, tessuti) che mantenga la traccia di tutto quello che sta avvenendo, a partire dalle donne”.

“Una biobanca – specifica Alessandro Marescotti - che riguardi anche i lavoratori Ilva, a loro tutela. Non vogliamo essere trattati come cavie da laboratorio. E tuttavia va fatta questa biobanca affinché non si perdano le prove di quanto sta avvenendo in questo drammatico e prolungato esperimento sulla salute di un'intera comunità”.

I risultati dello studio durato tre anni, ed eseguito in collaborazione con la Asl di Taranto, sono state diffusi appena due giorni fa. La sintesi effettuata dall’Isituto Superiore di Sanità è preoccupante: “nelle donatrici residenti a Taranto e Statte le concentrazioni degli inquinanti sono risultate più elevate, in modo statisticamente significativo, di quelle rilevate nelle donne residenti in Provincia con un aumento compreso tra il 18 e il 38% a seconda delle sostanze considerate (diossine, PCB diossina-simili e PCB non diossina-simili) e pari al 28% per l’insieme delle sostanze ad azione diossina-simile”.

Per realizzare lo studio sono stati raccolti e analizzati complessivamente 150 campioni di latte, 76 appartenenti al gruppo delle donne residenti a Taranto e Statte, e 74 appartenenti al gruppo delle donne residenti in Provincia, in un’area di controllo localizzata a più di 30 km da Taranto. Le donne arruolate avevano caratteristiche simili: età compresa tra i 25 e i 40 anni e residenti in zona da almeno dieci anni.

Va anche ricordato, come ha fatto Elena De Felip del Dipartimento Ambiente e Salute dell’Istituto Superiore di Sanità – che “il confronto con i risultati di altri studi di biomonitoraggio effettuati negli anni precedenti a Taranto e provincia suggerisce, inoltre, che nel tempo ci sia stata una riduzione dell’esposizione a queste sostanze”.

cronachetarantine.it

view post Posted: 14/4/2019, 10:48 Lo ha detto proprio lui/lei - Politica
Quanto vale il brand Mussolini? "Lo scopriremo il 26 Maggio. TANTI vogliono scrivere Mussolini sulla scheda. Così, ho deciso che il motto della mia campagna è #ScriviMussolini, e devo dire che piace molto"
(così risponde Caio Giulio Cesare Mussolini, pronipote del Duce e candidato con Fratelli d'Italia alle Europee, intervistato dal Messaggero)
view post Posted: 3/4/2019, 11:23 Castigat ridendo mores - Una risata li seppellirà

NEL BLU DIPINTO DI BLU

Più di 8000 auto blu rischiano
di pesare nuovamente sulle nostre tasche.
Con i conti in rosso,
rischiamo di rimanere al verde
e di vedercela nera !
La politica è un arcobaleno.


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Roberto Mangosi

view post Posted: 3/4/2019, 11:03 Patrizia Todisco ti voglio bene! - Politica

Taranto, inquinamento ancora

in aumento nella cokeria ex Ilva



Aumento del 224% degli Ipa (Idrocarburi policiclici aromatici), +48% di Pm10, +70% idrogeno solforato, -4% benzene. Sono questi alcuni dei valori resi noti da Peacelink, relativi alle emissioni non covogliate di marzo 2019 rilevati dalla centralina Arpa-Ispra della cokeria ex Ilva, confrontati con lo stesso periodo del 2018.

“Sono dati online sul sito di Arpa Puglia – spiega Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink – che abbiamo elaborato con il software Omniscope e ricontrollato con Excel. Sono i dati ufficiali validati più recenti che ci siamo permessi di confrontare con i dati dell’anno scorso, anch’essi validati”.


Centralina Inquinante Media Marzo 2018 Media Marzo 2019 Incremento

Cokeria BLACK CARBON 791,7 1061,548 34,08%

Cokeria µg/m³ C6H6 (BENZENE) 20,88 19,97143 -4,35%

Cokeria µg/m³ H2S (IDROGENO SOLFORATO) 5,416667 9,193548 69,73%

Cokeria IPA TOTALI (ECOCHEM PAS) 13,04167 42,35484 224,77%

Cokeria µg/m³ PM10 (TECNOL. ENV) 56,4 83,67742 48,36%

Cokeria µg/m³ PM10 (TECN. SWAM) 63,44828 86,17241 35,82%

Cokeria µg/m³ PM2.5 (TECN. SWAM) 37,37931 52,14815 39,51%



“Viene confermato – spiega Peacelink – il trend complessivo di aumento delle emissioni non convogliate della cokeria ex Ilva. Su sette parametri, sei sono in aumento. A marzo fa eccezione solo il benzene, che scende del 4%. Ma tutti gli altri inquinanti salgono. In particolare aumentano gli IPA, con un +224%, e l’idrogeno solforato, con un +69%. L’incremento del PM10 è del 35% (misurato con tecnologia SWAM). Ma l’incremento arriva anche al 48% se il PM10 viene misurato con tecnologia ENV. L’incremento del PM2,5 è del 39%. Anche il black carbon ha un incremento del 34% a marzo, rispetto al valore del marzo 2018”.

Secondo Marescotti “questi dati ci dicono due cose molto semplici. La prima: sta avvenendo il contrario di ciò che ci aveva promesso il governo attuale. Ricordiamo che il ministro Luigi Di Maio aveva già dato per installare tecnologie che avrebbero dovuto tagliare – a suo dire – le emissioni inquinanti del 20%. Era un annuncio che aveva addormentato le coscienze dando per risolto il problema ex Ilva. La seconda cosa che questi dati ci dicono è che non si ferma il trend di emissioni in crescita di gennaio e febbraio, che PeaceLink aveva fornito generando non poco scalpore. In altri termini non siamo di fronte a un dato estemporaneo ma all’indicatore di un problema da tenere sotto controllo per un impianto particolarmente critico per le sue tipiche emissioni cancerogene”. L’associazione ambientalista fornisce anche alcune informazioni sulla pericolosità degli inquinanti che le centraline misurano in cokeria.

PM10 E PM2,5: LE POLVERI SOTTILI – unità di misura µg/m³ (milionesimi di grammo a m3). Dal 2013 il PM10 e il PM2,5 sono inseriti nella categoria 1 IARC, e quindi certamente cancerogeni. L’esposizione al PM 2,5 è associata a un alto carico sanitario: 6.000-10.000 anni di vita sana persi per milione di abitanti, nei sei Paesi europei presi in esame, circa 9.000 in Italia. (Fonte: EBoDE – Environmental Burden of Disease in European Region). Il PM2,5 entra più in profondità nei polmoni rispetto al PM10. E’ verosimile che il PM10 e il PM2,5 della cokeria costituisca una miscela molto più tossica del PM10 e PM2,5 di altre città, per le caratteristiche qualitative chimiche che lo distinguono dalle polveri sottili da traffico. Basti pensare al rischio di polveri neurotossiche per la presenza di piombo.
Anche aumenti modesti di PM10 sono associati con aumenti significativi di ricoveri ospedalieri e morti per accidenti cardiovascolari sia in studi di serie temporali che di popolazione. E’ stata provata una relazione con gli ictus. Vi è inoltre una forte relazione tra insorgenza di infarto miocardico acuto e particolato. (Fonte: ISS).

BLACK CARBON – unità di misura ng/m3 (miliardesimi di grammo a m3).
Il “black carbon” è un inquinante costituito da polvere finissima di carbone. E’ nella categoria IARC 2B (“probabilmente cancerogeno”).

H2S (IDROGENO SOLFORATO) – unità di misura µg/m³ (milionesimi di grammo a m3).
A basse dosi può causare disturbi neurologici, respiratori, motori, cardiaci e aborti spontanei nelle donne. A basse dosi può stimolare la comparsa di cancro al colon. Definito anche “acido solfidrico” e ha il caratteristico odore di uova marce. Ad alte concentrazioni paralizza il nervo olfattivo rendendo impossibile la percezione del suo sgradevole odore e può causare incoscienza.

C6H6 (BENZENE) – unità di misura µg/m³ (milionesimi di grammo a m3). Noto per la sua tossicità, il benzene è stato classificato dall’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (International Agency for Research on Cancer, IARC) nel gruppo 1, tra le sostanze con una sicura capacità di generare il cancro (cancerogenicità) nell’uomo. (Fonte: ISS)

IPA TOTALI – unità di misura ng/m3 (miliardesimi di grammo a m3). Gli IPA (idrocarburi policiclici aromatici) formano una miscela cancerogena. Contengono anche il benzo(a)pirene che è cancerogeno di categoria 1 (classificazione IARC). Gli IPA sono neurotossici e possono causare disturbi all’apprendimento e all’attenzione, abbassando il QI (quoziente di intelligenza) nei bambini. Gli IPA totali, monitorati da ARPA mediante tecnologia Ecochem PAS, sono adsorbiti su particolato PM1 – PM0,1 fino a PM0,01 (particolato finissimo); quindi questa miscela cancerogena entra nel flusso sanguigno con conseguenze imprevedibili per la salute, giungendo ovunque, fino ad organi vitali dell’organismo. Come accennato, negli IPA si annida il benzo(a)pirene, la cui pericolosità è particolare in quanto può danneggiare il DNA che i genitori trasferiscono ai figli, ipotecando la salute delle future generazioni con il cosiddetto “effetto genotossico”. Gli operai esposti in cokeria hanno più probabilità quindi di diventare genitori di bambini con un difetto genetico se non vengono prese tutte le precauzioni per evitare di respirare alte concentrazioni di IPA. La cokeria è stata considerata in passato da Arpa la massima fonte emissiva di IPA a Taranto.

www.laringhiera.net

view post Posted: 30/12/2018, 11:51 Patrizia Todisco ti voglio bene! - Politica
Nei quartieri più prossimi al polo industriale 78 decessi in più all'anno.

Il nuovo spot sull'Immunità Penale all'ILVA

A Taranto con un Decreto Legge è stata istituita l'Immunità Penale per chi gestisce l'ILVA. Tale norma non è stata cancellata dall'attuale governo. Taranto ha la più bassa speranza di vita in Puglia. Un tempo aveva invece la più alta speranza di vita. Il regista Giuseppe Giusto crea uno spot
23 dicembre 2018

Redazione PeaceLink


A Taranto con un Decreto Legge è stata istituita l'Immunità Penale per chi gestisce l'ILVA. Tale norma non è stata cancellata dall'attuale governo.

Taranto ha la più bassa speranza di vita in Puglia. Nei quartieri a ridosso dei quali sorge l'ILVA (Tamburi, Paolo VI e Borgo Città Vecchia) ci sono mediamente 78 decessi in più all'anno rispetto al resto della città.

Guardate questo SPOT sull'immunità penale dell'ILVA del regista Giuseppe Giusto, interpretato dall'attore Enzo Giraldo.



www.peacelink.it

www.youtube.com

view post Posted: 8/12/2018, 09:20 Castigat ridendo mores - Una risata li seppellirà

Ecco la vignetta che sarebbe dovuta uscire su Il Fatto di domani sabato 8 dicembre

ma che Il direttore Marco Travaglio ha deciso di non pubblicare.





https://twitter.com/VauroSenesi

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