Alla ricerca del forum perduto

Alessandro Robecchi

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view post Posted on 31/5/2011, 08:50
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Tempi che cambiano. Chi scrive è autorizzato dal Cln

I tempi stanno cambiando. Stanno cambiando così rapidamente che per la prima volta il 25 aprile è caduto il 30 maggio. Questa è la cronaca di alcune decisive ore della giornata di ieri. Chi scrive è autorizzato dal Cln.
Ore 15.00. Chiusura delle urne a Napoli. Compaiono i primi banchetti di magliette con la scritta “Viva o’ sindaco” e la faccia di De Magistris.
Ore 15,07. Una nota casa farmaceutica svizzera dichiara che testerà i suoi nuovi ritrovati contro l’ulcera su Maurizio Lupi.
Ore 15.25. Primi dati da Milano: Matteo Salvini tenta un gesto estremo: legge un libro. Ricoverato d’urgenza.
Ore 15.38. La Brigata Rosi Bindi entra trionfalmente a Pavia.
Ore 15.42. Una colonna di mezzi blindati della Lega lascia Gallarate sventolando bandiera bianca.
Ore 15.51. Silvio Berlusconi dalla Romania dichiara: “Elezioni in Italia? Non ne so nulla, stavo vedendo il Tg1”.
Ore 16.00. A Milano Giuliano Pisapia annuncia l’amnistia per i ladri d’auto e concede un salvacondotto a Letizia Moratti, che potrà lasciare Palazzo Marino protetta dalla speciale permanente in tungsteno.
Ore 16.15. Le brigate Emilio Lussu espugnano Cagliari senza sparare un colpo.
Ore 16.26. Milano. Maurizio Belpietro si scippa da solo, ma la polizia non interviene perché sta festeggiando il nuovo sindaco in piazza del Duomo.
Ore 16.32. Milano. Daniela Santanché di ritorno dall’estetista implora il tassista di evitare Piazzale Loreto.
Ore 16.45. Napoli. Antonio Lettieri vince un terno al lotto giocando i numeri della Smorfia corrispondenti a “sconfitta”, “tracollo” e “figur’emmierda”.
Ore 17.10. Silvio Berlusconi dalla Romania dichiara: “Elezioni in Italia? Non ne so nulla, stavo vedendo il Tg5”.
Ore 17.25. La Brigata Ugo Tognazzi entra trionfalmente a Mantova e lancia tortelli di zucca alla popolazione festante.
Ore 17.28. Il sindaco leghista di Varese chiude le porte della città e annuncia che non accoglierà i profughi padani che arrivano su enormi barconi da Desio e Gallarate.
Ore 17.45. Novara. Il sindaco uscente (lega Nord) prende contatto con l’organizzazione Odessa per rifugiarsi sotto falso nome a Bariloche.
Ore 18.01. Giuliano Pisapia è ufficialmente il nuovo sindaco di Milano. Telegramma di felicitazioni di Pertini
Ore 18.22. In una nota riservata indirizzata ai Cln di Napoli e Milano, la direzione del Pd chiede se può levare il bavaglio a Massimo D’Alema e Walter Veltroni, ora che non si temono più loro dichiarazioni autolesioniste.
Ore 18.23. I Cln di Napoli e Milano rispondono con una nota telegrafica: “No”.
Ore 18.25. La brigata Beppe Viola libera la cittadina di Arcore, in Lombardia.
Ore 18.30. Silvio Berlusconi in una nota dalla Romania si rivolge a Barak Obama: a Milano hanno votato soltanto magistrati.
Ore 18.32. La nostra cronaca finisce qui. Vado alla festa.

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Edited by bergotte - 6/2/2015, 19:48
 
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view post Posted on 13/6/2011, 09:09
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Oggi e domani sette "Sì"


E’ ora di rompere gli indugi. Ecco cosa voterò ai referendum di oggi e domani.

Acqua: due Sì. Naturalmente nessuno vuole privatizzare l’acqua. Ciò che si vuole privatizzare sono: tubi, dighe, rubinetti, depuratori, nuvole, condotte, temporali, valvole e acquedotti. Tutto confluirà nella bolletta. Una bella soddisfazione per un Paese che negli ultimi dieci anni ha fatto meglio soltanto di Haiti e Zimbabwe (fonte: The Economist).

Sansonetti: Sì. Abrogare Piero Sansonetti è un gesto di civiltà che i cittadini italiani non possono lasciarsi sfuggire. Certo, ci mancheranno i suoi ficcanti interventi antigovernativi (di quando al governo c’era Prodi), ma potremo sempre apprezzarlo come ospite “di sinistra” nei talk show, alle previsioni del tempo e nel segnale orario.

Nucleare: Sì. Costruire centrali nucleari in un paese dove non funzionano le Poste è un gesto dadaista che potremmo anche apprezzare. Ma il rischio che le costruisca Anemone e le gestisca Bertolaso nell’ambito di un “piano Scajola” fa già sobbalzare i contatori geiger.

Tg1: Sì. Abrogare il Tg1 e programmare al suo posto i vecchi cartoni di Napo Orso Capo garantirebbe ai cittadini un’informazione più puntuale e veritiera. Può andar bene anche Mister Magoo, che almeno non sbaglierebbe le date dei referendum come ha fatto Minzolini.

Legittimo impedimento: Sì. Lasciamo perdere le questioni di principio, l’articolo tre della Costituzione e altre amenità ideologiche. Siamo pragmatici: visto quello che combina quando governa è meglio per tutti che Silvio Berlusconi passi più tempo in tribunale, dove non può fare nomine, inventare decreti legge e stilare editti bulgari.

Vittorio Sgarbi: Sì. Visti i risultati del suo programma in tivù si è abrogato da solo, ma il voto popolare rafforzerebbe il nobile gesto. Per la cultura in tivù, sono meno noiose le estrazioni del lotto.

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Gilberte
view post Posted on 13/6/2011, 17:41




RAGGIUNTA LA METà più UNO!!

avevamo dubbi??.. non molti ma qualche timore c'era anche se
a pensarci bene oramai il berly non sembra più credibile ed ERA ORAAA!!
con tutte le sberle che sta prendendo ultimamente mi sa che
questione di tempo e ci lascia il parrucco

intanto un altra notizia da leccarsi le orecchie:


A PONTIDA L'ULTIMATUM DELLA LEGA...
Grande attesa per il raduno di Pontida della Lega Nord, domenica 19 giugno sul pratone in provincia di Bergamo. La base del Caroccio è in subbuglio e in molti chiedono una reazione al Senatùr, dopo la sconfitta alle Amministrative e lo schiaffo dei referendum. Secondo quanto Affaritaliani.it è in grado di rivelare, il ministro delle Riforme chiederà ufficilamente al premier e al governo la fine della partecipazione dell'Italia alla missione militare in Libia contro Gheddafi, il ritiro dei nostri militari dal Libano e tempi certi e brevi per il ritorno a casa dei soldati dall'Afghanistan. Il motivo? Duplice. Risparmiare soldi per finanziare il taglio delle tasse e cercare di frenare l'arrivo di immigrati clandestini dal Nord-Africa. Si prospetta una domenica calda, in quel di Bergamo, che avrà ripercussioni nei Palazzi romani...

( fonte Dagospia )
 
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view post Posted on 14/6/2011, 08:15
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Povero Caimano.
La Lega si smarca.
Il popolo non lo ama più.
Che sia giunta l'inevitabile
e quanto mai auspicabile fine? :B):

 
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view post Posted on 28/6/2011, 11:17
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Sì, c’è da essere storditi


Giuliano Ferrara, uomo di potere fin dalla culla, si dichiara “stordito”. Stordito dal silenzio dei direttori dei grandi giornali sullo scandalo increscioso delle intercettazioni che loro stessi pubblicano. Segue il tradizionale pippone sulla privacy e sulle mascalzonate della magistratura, che spunta sempre quando la privacy violata è quella dei potenti, di cui Ferrara si sente, per vari motivi, storia, tradizione e complicità, parte integrante. In effetti sì, siamo indignati anche noi. E’ ora di dirlo chiaro e tondo, ci uniamo all’indignazione stordita di Ferrara. E’ uno scandalo, una cosa inaccettabile, che la signora Prestigiacomo diriga le politiche ambientali del paese. Una che pare (al telefono con Bisignani) più preoccupata della sua visibilità che del dissesto idrogeologico, più angosciata da “Mara”, altra ministra, poveretti noi, che dai problemi ambientali. E’ uno scandalo che il direttore generale della più grande azienda culturale del paese parli di Santoro con toni da raffinato hegeliano, dicendo cose come “Je stiamo a spacca’ er culo. So’ arrapato come ‘na bestia”. Che l’amministratore delegato delle Ferrovie telefoni col cappello in mano, che la Santanché si faccia strada grazie alle spinte e alle conoscenze, che il nuovo che avanza, tipo Montezemolo, baci la pantofola per questa o quella fiction da sbloccare. La ministra Gelmini che definisce “un cretino” Cicchitto ci può anche stare, è il fatto che sia ministra che stordisce. La triste farsa del berlusconismo, la putrefazione della destra italiana, sono lì da leggere e da sfogliare. E’ comprensibile che Ferrara, che ne è stato cantore, teorico, portavoce e devoto seguace si secchi. Ma la vera questione è un’altra: è che gente come Prestigiacomo, Gelmini, Masi, Letta e su su fino al conducator latin lover che ci ritroviamo, e traffichini, furbetti, affaristi e Frattini vari governino il Paese. I risultati, del resto, si vedono. Dov’è lo scandalo: che si violi la privacy della classe dirigente o che la classe dirigente sia questa accozzaglia di gaglioffi? In effetti, sì, c’è da essere storditi.

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view post Posted on 3/7/2011, 08:40
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I dolori del giovane Piersilvio


Non so perché, ma i dolori del giovane Piersilvio mi lasciano piuttosto freddino e indifferente. E sì che le ho provate tutte, anche le cipolle, eppure nemmeno una lacrimuccia mi spunta per l’ultima accorata esternazione del giovane Berlusconi. Gli fa paura l’atmosfera che si respira, povero Piersilvio. Di più! Teme «l’astio nei confronti di mio padre che spesso diventa astio contro Mediaset». Forse corre l’obbligo di ricordare al giovane erede qualche dettaglio, che magari gli possa far tornare alla mente come mai le fortune politiche del padre sono legate a doppio filo a Mediaset.
Sarà perché i telegiornali di quell’azienda sono diretti da Emilio Fede, un anziano sotto processo con l’accusa di portare prostitute proprio al papà colpito da tanto astio? Oppure da Clemente Mimun, uno che quando lavorava in Rai diceva che l’informazione doveva essere «un presidio antiguai» per papi Silvio? Sarà mica che si tende a pensare a Silvio Berlusconi e al suo potere come un tutt’uno con le sue aziende perché le sue aziende sbertucciano un magistrato come Mesiano per i suoi calzini? O perché i figuranti di Forum si lanciano in un peana contro i fancazzisti terremotati aquilani che si ostinano a vivere in albergo a sbafo? O perché i figuranti delle trasmissioni Mediaset li abbiamo trovati a fare i manifestanti pro-Silvio fuori dal Palazzo di Giustizia? Oppure sarà per il mistero glorioso di un’azienda che pur calando negli ascolti aumenta negli introiti pubblicitari, miracolo dovuto a un padrone che è anche padrone della politica italiana, guarda il caso?
Il vittimismo di Piersilvio è tale quale quello del babbo: chiagne e fotte (anche se il padre fotte di più, credo). E tutto questo proprio nella settimana in cui le intercettazioni rivelano che alcuni ruoli chiave in Rai (l’azienda concorrente) lavoravano per lui, mettendo mano ai palinsesti, infiltrati colpevoli di vero e proprio spionaggio industriale. Metodo Berlusconi, insomma, in politica e negli affari. Non è per niente facile impietosirsi per le parole di Piersilvio mentre si leggono le telefonate di Deborah Bergamini, una ex segretaria di papà diventata vice direttore dei palinsesti Rai tutta impegnata a danneggiare l’azienda pubblica per favorire Mediaset. E che dire di certi ceffi piazzati da papà a fare il direttore generale della concorrenza? Dov’era il timoroso Piersilvio, allora? Era distratto? Non gridava all’astio? Non si appellava all’etica? Che il babbo nominasse per anni i vertici della concorrenza non lo turbava?
E questo solo per dire di politica, concorrenza sleale, etica in Berlusconi-style. Ci sarebbe poi da dire dell’offerta culturale, quella che produce ragazze Olgettina-style e distrazioni di massa. Ma non è il caso, davvero, di parlare di tivù. Il guasto operato da Mediaset in questi anni (diciassette di sicuro) non riguarda né la tivù né l’estetica, ma la democrazia. C’è astio nei confronti di papà Silvio? Era ora! Significa che il paese si sta risvegliando. Questo ricadrà sulle sue armi propagandistiche, Mediaset prima di tutte? Inevitabile, e speriamo, in maniera devastante: deberlusconizzare non sarà facile né a Mediaset né in Mondadori per gente che si chiama Berlusconi. Quanto alla favoletta dell’eccellenza italiana la lasciamo ai gonzi che ancora ci credono. Andiamo, gente, ci sono in onda Fede, Mimun, Brachino, e l’eccellenza quando arriva?

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Gilberte
view post Posted on 3/7/2011, 10:32




CITAZIONE
Non so perché, ma i dolori del giovane Piersilvio mi lasciano piuttosto freddino e indifferente. E sì che le ho provate tutte, anche le cipolle, eppure nemmeno una lacrimuccia mi spunta per l’ultima accorata esternazione del giovane Berlusconi.

ello credo!! forse perchè non se ne può più della berlushy dinasty :1279744347.gif:


 
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view post Posted on 3/7/2011, 12:37
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view post Posted on 12/7/2011, 15:52
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Sogni spericolati per 560 milioni di euro


Mi balocco con certe fantasie assurde. Tipo: cosa potrei fare con 560 milioni di euro se una sentenza della magistratura ordinasse a Silvio Berlusconi di darmeli subito? Certo potrei togliermenene di sfizi! Come tutti quelli poco abituati alla ricchezza, la mente andrebbe subito alle piccole spese senza importanza, che so, una confezione famiglia di Maalox da regalare a Marina Berlusconi, visto come l’ha presa sarebbe un regalo gradito: l’acidità di stomaco è una brutta bestia. Poi penserei (sapete, generosi si nasce…) agli indigenti, a chi ha poco, a chi vive di stenti. Prendete il ministro Tremonti, per dirne una. A Roma ci sono milioni di persone che pagano un mutuo o un affitto per non andare a dormire sotto i ponti. Lui, invece, pover’uomo, si faceva prestare la casa da un suo collaboratore sotto inchiesta. Urge sottoscrizione: se avessi 560 milioni una mano gliela darei volentieri. E poi, andiamo, non facciamo i micragnosi: una Bentley al signor Milanese non gliela vogliamo regalare? E una vacanzina americana a lui e signora nella suite del Plaza da 8000 dollari a notte no? Dopotutto la signora è la portavoce del suddetto Tremonti, per cui c’è da immaginarla indigente anche lei. Bello, eh? Sono milionario da appena pochi minuti e sono già cosí generoso e inserito nel bel mondo del governo. Dite, amici, con 560 milioncini quanti Responsabili mi potrei comprare, un centinaio? Ma soprattutto un pensiero mi farebbe gioire: il sapere che tanti soldi sarebbero sottratti all’inutile spreco, non lasciati in mano a un uomo, Silvio Berlusconi, che in un solo anno (il 2010) ha speso 120.000 euro in cravatte e foulard (fonte: le carte giudiziarie), per non dire dei regali a ragazze che poi parlano di lui a quel modo… Va bene essere ricchi, ma buttarli dalla finestra, no, non vi pare?

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view post Posted on 20/9/2011, 14:48
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Scienza, svelato il mistero Carlo Rossella

di Alessandro Robecchi

E’ sempre un’enorme soddisfazione quando gli scienziati riescono a dare risposta ad un mistero su cui la specie umana si interroga da secoli. Nessuno è ancora riuscito a capire cosa sono esattamente le grandi linee di Nazca, o i cerchi nel grano. Ma oggi, finalmente, le ricerche congiunte di archeologi, antropologi e procure della Repubblica sono riuscite a svelare un mistero su cui l’umanità si interroga da sempre: a cosa serve Carlo Rossella? Le teorie fin’ora erano limitate e poco convincenti. Secondo alcuni, Carlo Rossella serviva a riempire di scempiaggini mondane qualche centimetro quadrato de Il Foglio, giornale in voga qualche anno fa e oggi più palloso dell’Osservatore Romano. Secondo altri studiosi, Carlo Rossella serviva a tenere in vita qualche industria di vestiti per anziani dandy senza senso del ridicolo. Oggi, finalmente, la rivelazione destinata a rivoluzionare quelle antiche teorie. Grazie al ritrovamento di un documento originale (databile intorno alla fine del primo decennio del XXI secolo) ecco svelata la vera funzione di questo organismo elementare. Dice testualmente il documento attribuito con certezza a Silvio Berlusconi (un potente dell’epoca): “Carlo Rossella, presidente di Medusa e Fabrizio del Noce, direttore di Raiuno e di tutta la fiction Rai. Sono persone che possono far lavorare chi vogliono… Ecco, quindi le ragazze hanno idea di essere di fronte a uomini che possono decidere del loro destino”. Nessun dubbio, dunque, e mistero svelato: Carlo Rossella è un particolare organismo vivente in grado, con la sua sola presenza, di far scopare più agevolmente Silvio Berlusconi. Praticamente, uno stimolante. Questa sconvolgente rivelazione sarà pubblicata sul prossimo numero della prestigiosa rivista Science. Ma come tutti sapete, svelato un mistero dell’umanità, eccone subito un altro: chi cazzo è ‘sto Del Noce? Gli scienziati sono al lavoro. Forse un giorno sapremo anche questo.

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view post Posted on 27/9/2011, 09:19
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la serpe in seno al forumismo

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Bravo Umberto, ne hai fatta di strada

di Alessandro Robecchi

In una vecchia barzelletta sovietica, Stalin mostra alla madre i segni del suo potere. La potente macchina nera, la guardia in alta uniforme, le meravigliose stanze del Cremlino. E lei, l’anziana madre, lo benedice con affetto: “Bravo, Josif, ne hai fatta di strada… Ma attento, che se arrivano i comunisti…”. Chissà se il popolo leghista conosce quella vecchia storiella. Davanti a lui viene periodicamente mostrato un capo-caricatura che si esprime ormai solo a gesti, pugni tirati all’aria, pernacchie e parolacce. Di Bossi conosciamo ormai solo le patetiche ostensioni organizzate per mascherare la sorda lotta tra colonnelli che avviene alle sue spalle, poi la reliquia viene ripiegata e portata via dagli addetti del cosiddetto “cerchio magico”. “Vergognosi attacchi alla mia famiglia”, ha biascicato dal palco di Venezia. Eh, sì, la famiglia, croce e delizia. Un figlio piazzato alla regione Lombardia a incassare un grosso assegno, capo delle nazionali di calcio padane alla maniera dei pargoli Gheddafi. Una moglie, Manuela Marrone, baby pensionata dall’età di 39 anni – una cosa che al leghista medio fa salire il sangue agli occhi – e fondatrice di una scuola dove si insegnano ai bambini le tradizioni padane. Tradizioni padane, sì, ma soldi di tutti gli altri, visti gli 800.000 euro munificamente concessi alla struttura da una legge del 2010, opportunamente chiamata “legge mancia” (tenga il resto, buon uomo). E, di contorno, seggiole, cariche, poltrone, nomine, stipendi pubblici, consulenze, affari e affarucci, perlopiù andati male e malissimo, come quella famosa banca CrediEuroNord che costò bel po’ di soldi proprio ai più gonzi tra i padani. Ce ne sarebbe abbastanza per farsi cadere le braccia, o almeno le spesse fette di salame padanamente piazzate sugli occhi. Ora, il salvataggio in aula di un bel pezzo di Roma ladrona (Marco Milanese) e, prossimamente, anche un voto a protezione di interessi mafiosi (il ministro Saverio Romano). Che dire? Bravo Umberto, ne hai fatta di strada. Ma occhio, che se arrivano i leghisti…

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Gilberte
view post Posted on 27/9/2011, 16:26




hiihiiihihih come è vero!


come me piase quest'omo qui :wub: :wub:
 
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view post Posted on 3/10/2011, 15:29
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CITAZIONE (Gilberte @ 27/9/2011, 17:26) 
hiihiiihihih come è vero!


come me piase quest'omo qui :wub: :wub:

Piase tanto anche a me.
Quest'ultimo pezzullo satirico tanto per cambiare
prende spunto dalla Lega e fa sbellicare.
:pisolo32.gif:


La Padania esiste e ho le prove

di Alessandro Robecchi

Titolo su La Padania: “Io esisto e sono padano”. Ecco, se uno comincia a ripetersi, “Io esisto, io esisto, io esisto…”, è il momento di chiamare lo psichiatra. Ma dire che il popolo padano non esiste è un’esagerazione. Esiste Maga Magò? Certo che sì. E lo yeti? Forse. Ecco qui di seguito alcune prove inconfutabili di esistenza in vita della Padania, del suo popolo e dei suoi illuminati dirigenti.
Le ronde. Le famose ronde non esistono. Pigrizia padana. Eppure in Italia (che esiste) si è parlato di ronde tutti i giorni su tutte le prime pagine, per mesi e mesi, anche con densi e dotti interventi di pensatori (?) della sinistra (?) che dicevano “perché no…”.
Malpensa. L’aeroporto di Malpensa esiste. E’ un lungo campo di bocce vicino a Varese che paga alcuni milioni di euro ai suoi incapaci dirigenti padani. Per essere una cosa che non esiste, la Padania ci costa parecchio.
Il pacchetto sicurezza. Affossato dalla Corte Costituzionale, il grottesco insieme di leggine e regolamenti e ordinanze per sindaci mitomani non esiste più. Eppure, con gran strepito del padano Maroni, l’Italia intera ne parlò per mesi e mesi come se fosse una cosa reale.
Il porcellum. Pur avendo le ore contate, la legge elettorale più schifosa del mondo l’ha scritta Calderoli. Per essere una cosa che non esiste, la Padania produce cazzate notevoli.
Il reato di clandestinità. Esiste, riempie le galere di innocenti ed è il più clamoroso esempio di esistenza della barbarie padana.
Sono solo alcuni casi, ma forse bastano per dire che il popolo padano, i suoi politici, i suoi ministri, esistono. Purtroppo. Per fortuna, invece, si stanno estinguendo da soli e speriamo facciano in fretta. Solo, una volta estinti i padani, dovremmo affrettarci a cancellare anche i segni che hanno lasciato tra noi. Andiamo, chi vivrebbe in un posto dove i dinosauri sono spariti ma restano a terra enormi, gigantesche, cacche di dinosauro?

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view post Posted on 2/11/2011, 18:59
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Il comma 22 dei licenziamenti

di Alessandro Robecchi


L’idea che per diminuire la disoccupazione si debba licenziare liberamente è incredibilmente molto gettonata in questo povero paese di squilibrati. E’ come se per curare la bronchite si prescrivessero al paziente due pacchetti di sigarette al dì, un sigaro dopo i pasti e una dose di curaro inalata per aerosol. In questo modo – spiega il ministro del lavoro Sacconi – faremmo posto a nuovi ammalati di bronchite da trattare, eventualmente, nello stesso modo. E’ un paradosso in stile Comma 22: le aziende non assumono perché non possono licenziare. Ma se hanno bisogno di assumere, perché diamine scalpitano per licenziare? Mi rendo conto che è un ragionamento complesso, si vede bene che mentre lo spiega Sacconi rischia esplodere per lo sforzo. Ma in generale, si respira aria di festa: il fatto che due governi di destra (francese e tedesco) incoraggino il più impresentabile dei leader mondiali a licenziare a piacere i lavoratori, mette d’accordo tutti. Sacconi lo dice come può, coi suoi strumenti, che sono poca cosa. Più astuto, il telegenico Matteo Renzi, preferisce citare con eleganza la flexsecurity nordeuropea, facendo finta di non sapere come vanno le cose da queste parti sudeuropee, cioè che prima diventi flex a bastonate, e la security, invece forse, vedremo, le faremo sapere… Tutti e due, tra l’altro, citano deliziati le teorie economiche di Pietro Ichino che Repubblica, forse in preda a delirio narcotico, definisce “economista scomodo”. Pensa quelli comodi! Che venga da un ente inutile (il ministero del lavoro di un paese dove lavoro non ce n’è) o dalla nuova gauche-iPhone ancora affascinata da Tony Blair (perversi, eh!), la solfa è quella solita: vent’anni di flessibilità non sono bastati, siete ancora troppo rigidi, dunque mollate i vostri diritti, gente, è per il vostro bene. La fine è nota: il povero Pd, l’unica vera forza europeista italiana, se lo prende in quel posto come da tradizione, costretto a gridare “viva l’Europa” anche quando l’Europa impone la libertà di licenziare senza regole i suoi elettori.

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view post Posted on 17/11/2011, 19:46
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Colpi di coda made in Silvio:
un siluro alla fecondazione assistita
e gli amichetti di Galan vanno al cinema


di Alessandro Robecchi



faccia%20come%20il%20culo
Altro giro, altra corsa. E altro sacchetto per il vomito. Nella settimana che chiudeva l’agonia del governo Berlusconi, la (ex) sottosegretaria alla salute dell’(ex) governo di Silvietto nostro ha spedito al Consiglio Superiore della Sanità nuove linee-guida per l’applicazione della legge 40, quella sulla procreazione assistita. In pratica si vieta l’analisi del Dna sugli embrioni da impiantare, cioè si impedisce alle coppie con determinate patologie (tipo i talessemici, per dire) di verificare che l’embrione impiantato sia sano. E questo nonostante molte sentenze di tribunali amministrativi che lo permettono. Un altro colpo di coda del governo Berlusconi, un altro provvedimento varato nel pomeriggio del 25 aprile, un altro regalo a preti & affini che peggiora una legge già restrittiva. I genitori con patologie ereditarie potranno così prendere un confortevole aereo e andare a far figli in paesi civili, tipo la Turchia.

galan
Giusto per tirarsi su il morale mentre tutti battono le mani al nuovo premier, conviene dare un’occhiata alle nuove nomine nel campo del cinema italiano. Avvertenza: questo piccolo sito, per motivi di costi, non può allegare un sacchetto per il vomito come fanno le migliori compagnie aeree, quindi procuratevene uno prima di leggere. Dunque, nell’ultima settimana dell’agonizzante governo Berlusconi, il ministro della cultura (occristo!) Giancarlo Galan ha dato il via a un bel pacchettino di nomine, gente che deciderà sorti e finanziamenti per il cinema italiano. Dopo i tagli alla cultura, si tratta di poca roba, diciamo 25-27 milioncini di euro l’anno, che comunque, butta via… Allora, nomine fresche fresche per Gigi Marzullo (commissione per la promozione cinematografica). Quindi entra in commissione anche Carlo Puca, che fa il giornalista politrico a Panorama (Mondadori) e nessuno sa cosa c’entri col cinema. In commissione c’era già, e ci resta, Anselma Dell’Olio, moglie di Giuliano Ferarra (ma guarda un po’!). Nuovo acquisto della commissione che dovrà decidere a quali film dare un po’ di soldi è la signoraValeria Nicastro Scardino. Opperbacco, ma chi è? E’ moglie di Antonio Martusciello (già deputato di Forza Italia), cura le relazioni istituzionali di Mondadori a Roma (per lo più organizza feste, dicono) ed è stata in passato segretaria particolare di Fedele Confalonieri. Ecco, ora potete usare il vostro sacchettino per il vomito. I gerarchi che fanno le nuove nomine il pomeriggio del 24 aprile fanno sempre una certa impressione.
Nella foto l’ex ministro Galan mentre nomica alla commissione cinema una coscia di pollo

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