Alla ricerca del forum perduto

Quel gran genio di Michele Serra!

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icon12  view post Posted on 24/1/2013, 19:02
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amacaserra_004



Lo so che la mia è un’adorazione che rasenta quasi l’ossessione.
Ma Michele Serra per me è un genio già da quando
non mi perdevo un numero della sua creatura “Cuore”.
Non ho mai riso tanto e riflettuto tanto
su politica, società e costumi umani
come ho fatto quando leggevo avidamente quelle pagine verdoline.
Il fatto è che di qualunque cosa scriva
trovo le sue parole sempre intelligenti e illuminanti.
Questo thread in particolare è legato all’Amaca
rubrica che Michele Serra cura su Repubblica
(http://ricerca.repubblica.it/ricerca/repub...view=repubblica).

Ecco cosa scrive oggi sull'arresto di Fabrizio Corona...


Ci vorrebbe qualcuno che gli dà del pirla

Un condannato di mezza tacca elevato al rango di grande criminale: questo, se ci si vuole attenere alla banalità dei fatti, è il sunto della malinconica epopea mediatica del povero Corona, la cui breve fuga è stata accompagnata da esagerati applausi dei tifosi e altrettanto esagerati anatemi dei detrattori. I reati addebitati a questo giovanotto non troverebbero posto in nessun romanzo poliziesco o noir. Rappresentano la raschiatura affannosa, avvilente, di quanto è rimasto nel fondo della pentolona del secondo boom economico, quello che alla fine del secolo scorso ha ingrassato a dismisura pochi e veri ricchi e illuso legioni di Coronidi, maschi e femmine, disposti a qualunque capriola o stramberia pur di fingersi vincitori. Ma non uno dei fan e delle fan di Corona ha mai vinto niente di solido, e il loro campione, che si è arreso in lacrime alla polizia portoghese, ci fa lo stesso effetto mesto di un eliminato del Grande Fratello. Niente di grandioso e di maledetto, non bastano gli occhiali neri e il ceffo spavaldo per essere un vero eroe negativo. Ci vorrebbe qualcuno che gli vuole bene davvero, e tacita la canea di sciocchi che lo incitano e lo acclamano, gli fa un sorriso e gli dà del pirla, gli apre la porta della realtà, che è la sola salvezza.

(Michele Serra)


Edited by pubblicitàprogresso - 31/5/2020, 18:14
 
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view post Posted on 25/1/2013, 15:26
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E le parole su Marco Pannella sono impietosamente vere...


Pannella è così smisuratamente presuntuoso da considerare il campo politico nel suo complesso (dai nazisti a Pol Pot) come una subordinata della propria esistenza

L’apparentamento elettorale di Pannella con l’estrema destra (antiabortista, anti-immigrati e con forti venature antisemite) non si presta ad alcuna lettura politica. Sarebbe uno sforzo eccessivo e soprattutto immeritato. Valgono, come spiegazione, solamente l’eccentricità e la vanità di un vecchio leader disposto – da sempre – a qualunque strampalatezza pur di continuare a essere Pannella, cioè un unicum irriducibile a qualunque campo e a qualunque regola, un sapientone verboso, irritante e felice di esserlo. Pannella è così smisuratamente presuntuoso da considerare il campo politico nel suo complesso (dai nazisti a Pol Pot) come una subordinata della propria esistenza. Mai viceversa. L’umiltà di sentirsi – come tutti – influenzabile dal grande gioco politico, dalla Storia, dalle ideologie, non lo ha mai sfiorato. Chinare la testa di fronte all’evidenza del macro, lui che ha un peso politico micro, non fa parte delle sue facoltà: si crede Pannella e tanto gli basta.
Più di vent’anni fa, anche se per un solo anno, presi la tessera radicale. Mi dispiace molto averlo fatto. La restituisco simbolicamente a Emma Bonino, che è una grande donna e merita grande considerazione e, in questa fase, profondo cordoglio politico.


(Michele Serra)


Edited by bergotte - 27/1/2013, 09:34
 
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Gilberte
view post Posted on 25/1/2013, 18:23




c'è uno scoop di Corona by Selvaggia Lucarelli che sulla sua pagina Facebook ha spiegato perchè Corona ha paura del carcere italiano:

“Quello che nessuno ha spiegato sono le ragioni per cui Corona ha paura di entrare in un carcere italiano. Sono semplici. Durante la sua prima detenzione, Fabrizio ha corrotto un secondino. 4000 euro per far entrare una macchina fotografica con cui poi realizzò i famosi autoscatti in cella. Lo scherzetto gli è costato una condanna penale e non solo. In quel modo Fabrizio ha scoperchiato una pentola e l’ha scoperchiata ulteriormente col suo libro in cui denuncia la facilità con cui in galera entrano telefonini e oggetti vari. La cosa, ha fatto incazzare non poco sia chi in carcere ci lavora che chi in carcere sta rinchiuso e per ragioni che vi lascio immaginare. Chiaro che in questo clima, è convinto che qualcuno gliel’abbia giurata. Se poi ‘sta paura sia fondata o no, io non ho idea”.


(quando si dice la classica testa di c....)
 
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view post Posted on 27/1/2013, 09:04
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Dietro ogni ostentazione di iper-virilità c'è solo il terrore dell'impotenza

Le orribili immagini moscovite del pestaggio degli attivisti omosessuali da parte di vecchi e giovani maschi gonfi di odio fanno da brutale contrappasso alle parole che Obama, dall'altra parte del mondo, ha saputo spendere sui diritti "dei fratelli e delle sorelle gay". A Mosca gli omosessuali protestavano contro una nuova legge omofoba, che in una società già pesantemente maschilista non fa che rincarare la dose. Come in precedenti occasioni, la polizia non è intervenuta per proteggere il coraggioso manipolo di gay dagli sputi, dai pugni, dai calci. Solo qualche telecamera inquadrava il piccolo martirio di strada. Un ragazzo con la barba e i capelli lunghi - tal quale un pallido Cristo ortodosso - mostrava rassegnato il volto pieno di sangue. Mosca è molto più vicina a Teheran che a Washington. Ma all'amico Putin - e ai suoi amici - bisognerebbe fare dono delle parole di Obama, che essendo un maschio vero (e in aggiunta un sex symbol) non ha nessuna paura dell'omosessualità.
Dietro ogni ostentazione di iper-virilità c'è solo il terrore dell'impotenza. Nessuno picchia e uccide più facilmente di un maschio insicuro e spaventato.


(Michele Serra)
 
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view post Posted on 28/1/2013, 18:05
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La parola rivoluzione e quanto è accaduto al Monte dei Paschi di Siena

La fatica tremenda che un cittadino comune deve fare per capire (o tentare inutilmente di capire) che cosa è accaduto al Monte dei Paschi, di che pasta sono fatte le alchimie finanziarie, che cosa sono i derivati: è questo il massimo scandalo. Segna il distacco spaventoso tra la grandissima maggioranza delle persone, che vive del proprio lavoro e con la vita fa conti ardui, ma chiari; e la ristretta lobby di giocatori (non trovo un termine più appropriato) che spostano miliardi, li nascondono, ne deformano il valore. Tra i centesimi pedantemente riportati (ed è giusto che sia così) nei nostri resoconti bancari, e quei miliardi fantasmatici, non si sa se solidi o gassosi, che volteggiano nel cielo cupo di ogni bancarotta, di ogni corruzione, di ogni mega-operazione finanziaria, che rapporto c’è? Nessuno: il nostro è denaro, quell’altro è potere.
Che non esista più alcun nesso tra il lavoro e il potere, tra il mercato concreto, fisico, dove noi tutti si guadagna e si spende, e il mercato metafisico dove nulla è trasparente, nulla dicibile a voce alta, è la tragedia politica della nostra epoca. Ed è qualcosa che rende ancora verosimile, e ancora pronunciabile, la parola rivoluzione.


(Michele Serra)
 
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view post Posted on 29/1/2013, 19:32
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Vale la pena litigare, in politica, solo se la lite riguarda la vita quotidiana di tutti

Per fare notizia ci si sforza di trovare qualche sfumatura polemica, qualche dissapore verbale tra i leader; ma per ora è una campagna elettorale molto blanda, e piuttosto vuota di contenuti. Non aspra e non dura come parrebbe dai titoli strillati, perché l’asprezza e la durezza, in politica, dovrebbero sortire dallo scontro concreto sulle leggi da fare e su quelle da disfare, dal cozzo tra interessi sociali difformi; non certo dall’intreccio (molto telenovellistico) tra le psicologie individuali, quello che “si amareggia” e quello “si offende”, quelli che “flirtano” e quelli che “divorziano”, una dimensione personalistica e anzi personaggistica della politica che finisce per nascondere, alla fine, proprio la politica. Bersani, che è quello tra i leader che sembra meno portato a sentirsi “personaggio” (ed è il suo merito più evidente), dovrebbe cercare di mettere sul tavolo, al più presto, un paio di proposte forti, di quelle che catalizzano l’elettorato pro e contro, che fanno discutere sul Paese e non sulla faccia da fare davanti alle telecamere. Vale la pena litigare, in politica, solo se la lite riguarda la vita quotidiana di tutti.

(Michele Serra)
 
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view post Posted on 30/1/2013, 18:51
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Unfit

«Non era stato invitato», dicono i responsabili della Fondazione Memoriale della Shoah. Una precisazione che suonerebbe come un ceffone in pieno volto se a riceverla fosse un gentiluomo. Trattandosi di Berlusconi, è dunque improbabile che se ne capaciti. Eppure, tra tutti i commenti del giorno dopo, alcuni giustamente infocati, questa puntualizzazione degli organizzatori è il più tagliente e ostile, perché colloca il nostro quattro volte presidente del Consiglio (robe da matti) nella dimensione, per lui esiziale, dell'impresentabilità («unfit», scrisse l' Economist, inadatto: ed era un elegante eufemismo). Vale ricordare che, ben più delle sue idee politiche, per altro rudimentali e indefinite, è lo status di impresentabile che gli è costato la stroncatura unanime della comunità internazionale. E poiché poche questioni hanno risonanza mondiale quanto la Shoah, le fesserie su Mussolini pronunciate in margine alla nera ombra della deportazione e dello sterminio, renderanno il nostro ancora più «unfit» agli occhi del mondo. Quanto al suo elettorato irriducibile, chi lo sa. È anche possibile che scatti una complicità tra «unfit».

(Michele Serra)
 
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view post Posted on 6/2/2013, 17:41
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la serpe in seno al forumismo

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Chi lo tocca, o anche solo lo ascolta, diventa come lui

C'è davvero qualcosa di vizioso nel signore straricco che parla solo di quattrini, e promette agli italiani la restituzione di una certa sommetta, e la fa tintinnare in televisione. Qualcosa di vizioso e di arcaico, un rapporto di signoraggio e dunque di sudditanza, di dipendenza, di corruttibilità che non odora di libertà, non di dignità, non di democrazia.
Posto che i soldi sono importanti, lo sono in politica e lo sono nella vita di ciascuno, e che disprezzarli è un detestabile snobismo; disgusta, però, questo continuo farne il centro di gravità permanente, la quadratura del cerchio, il solo argomento (insieme al sesso) che merita una strizzata d'occhio, una gomitata d'intesa. Il concetto stesso di "idee politiche" - figuriamoci l'etica o la cultura o i diritti o quant'altro - svanisce in mezzo al puzzo disgustoso di una continua, ininterrotta compravendita di consenso, di fiducia, perfino di amore. Il losco intendersi tra il multimiliardario e i derelitti che gli danno credito concede a questi ultimi un sentimento soltanto, che è quello dell'invidia. Chi ha dignità e tiene in buon conto se stesso, non importa se povero o ricco, di destra o di sinistra, capisce che il solo possibile rapporto, con quel signore, è non avere con lui alcun rapporto. Starne alla larga. Chi lo tocca, o anche solo lo ascolta, diventa come lui.


(Michele Serra)
 
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Gilberte
view post Posted on 6/2/2013, 20:44




CITAZIONE
un rapporto di signoraggio e dunque di sudditanza, di dipendenza, di corruttibilità

essì è l'arcaico retaggio del nostro paese, in un altro paese sarebbe il berlu sarebbe già stato sepolto e archiviato da troppo tempo.
 
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view post Posted on 8/2/2013, 18:28
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Va bene il fair-play, ma questo è masochismo

Nichi Vendola, con la sua sortita su Roma omofoba, ha tentato di introdurre nella campagna elettorale anche qualche tema che non sia di stretta osservanza contabile. È durata poche ore, una scintilla che non riesce a diventare fuoco. C'è da chiedersi se davvero agli italiani importi solamente dell'Imu, e di niente altro; oppure se la famosa "agenda della politica" non sia in qualche modo sotto sequestro. O sotto ipnosi.
I temi etici (diritti, cittadinanza, legalità, lotta alla corruzione) sono quasi usciti di scena, ed è questo il vero grande vantaggio che la sinistra sta concedendo alla destra, reticente o addirittura ostile nel campo dei diritti, rovinosamente coinvolta nella corruzione e nel malaffare. Comunque più debole e impreparata nel campo della concittadinanza. I nomi di Fiorito o del Trota, le incredibili carriere politiche di Nicole Minetti e delle altre ragazzuole di corte, le gesta da commedia dell'arte del "cerchio magico" bossiano, l'intero scenario di degrado, voracità, scrocco, inefficienza sortito dagli anni di Berlusconi sono scomparsi di scena. Non se ne fa menzione: come se fossero preistoria e non la fotografia della nostra storia recente. Va bene il fair-play, ma questo è masochismo.


(Michele Serra)
 
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view post Posted on 14/2/2013, 17:05
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Il re del trash

Sta facendo il giro del web, dunque del mondo, l’ennesimo video trash dove il re del trash, Silvio Berlusconi, indirizza una raffica di battute sconce a una malcapitata impiegata, tra gli applausi estasiati e le risate fragorose dei presenti. Niente di nuovo o di inedito: ma ogni volta si rimane interdetti di fronte alla misteriosa acquiescenza della vittima, una giovane signora che, interpellata sui suoi orgasmi, sorride felice come se l’anziano maniaco che la sta importunando, per giunta davanti a tutti, fosse un gentiluomo che le offre un mazzo di rose. Basterebbe che una volta sola, pubblicamente, qualcuno o meglio qualcuna gli dicesse la vecchia frase “ma come si permette, maiale?”, tratta dal repertorio immortale della lotta alle molestie di strada, e l’incantesimo si spezzerebbe per sempre, le battute sconce tornerebbero a sembrare sconce, i grugniti grugniti. Confesso di non capire perché nessuno, e soprattutto nessuna, trovi il tempo, l’estro, la dignità di sottrarsi al miserevole status di spalla, per giunta non retribuita, di un così triste avanspettacolo.

(Michele Serra)
 
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view post Posted on 17/2/2013, 16:21
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I politici non sono tutti uguali

Non ci vogliono strumenti di precisione, basta una stadera da mercato ortofrutticolo per scoprire che il peso del malaffare politico pende decisamente verso destra. Il potere forzaleghista lombardo e in specie quello formigoniano, per fare solo un esempio macroscopico, annaspano nelle carte giudiziarie. Eppure dire che la disonestà non è spalmata in modo uniforme sull’intero arco politico è diventata un’impresa impossibile. La vulgata populista ripete che “i politici sono tutti uguali”, pialla ogni differenza, ingoia nel suo gorgo di risentimento ogni cifra, ogni analisi, ogni dato della realtà. È, questa genericità ringhiosa, il successo più evidente del nuovo populismo. Poggia su fondamenta antiche: la diffidenza per il potere qualunque sia, l’antistatalismo, l’attribuire a chi fa politica solamente scopi ignobili e ingordigia. È una genericità che, per sua natura, nuoce ai migliori e giova ai peggiori, perché confonde lo sguardo e occulta la realtà. Ha perfettamente ragione Saviano quando dice che la frase “sono tutti uguali” è un’arma micidiale contro gli onesti, e l’alibi più efficace per i disonesti.

(Michele Serra)
 
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view post Posted on 21/2/2013, 16:37
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L'altra Italia

È proprio vero che ci sono due Italie; e non è la classica discriminante ideologica destra/sinistra a scavare il solco.
Oscar Giannino, che non è certo di sinistra, è una persona etica: accusato di avere bluffato sui suoi titoli di studio, ha rimesso al proprio partito Fare (del quale è fondatore e leader) ogni decisione in merito a sue eventuali dimissioni. Così come è ovvio nelle democrazie europee, mentire è considerato grave; così grave da poter compromettere una carriera politica.
Inevitabile pensare (e veniamo all'altra Italia) all'ininterrotto rosario di bugie che hanno segnato la storia di Berlusconi.
Per lui le bugie sono state i gradini di una scala: lo hanno portato in alto. È stato sbugiardato infinite volte, su tutto, anche su ridicole millanterie circa suoi fantomatici studi alla Sorbona.
Ma a chi lo affianca in politica, a chi lavora per lui, infine, ahimé, a chi lo vota, che B. sia un mentitore seriale non importa nulla.
È l'altra Italia, quella delle cui scelte portiamo tutti il peso e l'imbarazzo. La stessa Italia, per fare un esempio infimo ma significativo, che l'altro giorno proponeva ai lettori di Libero il seguente "sondaggio" online: "Secondo voi Giannino si veste come un clown del circo?". Loro se lo meritano, Berlusconi.


(Michele Serra)
 
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view post Posted on 22/2/2013, 14:46
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Il professionista dell’annientamento è l’uomo, non gli dèi

Possiamo guardare con benevola indulgenza alla mitraglia celeste: è di centinaia di feriti, ma nessun morto, il bilancio dell’impressionante bombardamento di meteoriti sulla Russia. La più piccola delle guerre aeree o terrestri accese dall’uomo produce morte, dolore e spavento in misura infinitamente maggiore. Il professionista dell’annientamento è l’uomo, non gli dèi. Forti di questa constatazione, chissà quando impareremo, una volta per sempre, che non dobbiamo avere paura che “il cielo ci cada sulla testa”, come gli antichi. Ma delle azioni umane e del male che possono produrre. Il millenarismo, la credulità apocalittica, la superstizione, che tanta diffusione continuano ad avere nel mondo, non sono solo scemenze che offendono la dignità della ragione. Sono pericolose perdite di tempo, sprechi di energia, distolgono dal solo vero fronte sul quale è importante battersi, la lotta all’ignoranza e alla paura. Si muore ogni giorno di fame, di malattie curabili, di schiavitù, di fanatismo religioso, di guerre. Altro che meteoriti.

(Michele Serra)
 
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view post Posted on 28/2/2013, 12:49
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la serpe in seno al forumismo

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Evitare il pateracchio

Il centrodestra, padrone dell'Italia per vent'anni, esce da queste elezioni massacrato (sei milioni di voti in meno il Pdl, dimezzata la Lega). Voci fantascientifiche dicono che qualcuno, nel centrosinistra frastornato dalla mancata vittoria, cercherebbe intese con Berlusconi nel nome di un indimostrato e indimostrabile "senso di responsabilità nazionale". Per giustificare un simile pateracchio, questi devoti al suicidio politico dicono che l'Europa ha paura di Grillo. Vero, l'Europa ha paura di Grillo. Ma ha il terrore di Berlusconi. Fortunatamente, da quel poco che si capisce in queste ore caotiche, Bersani non è di quell'avviso. Fantascienza per fantascienza, lascia immaginare un altro scenario, improbabile, rischioso ma - almeno - dinamico. Il centrosinistra che parla alle Cinque Stelle, le Cinque Stelle che accettano di parlare con il centrosinistra. Qualche punto forte (a morte il Porcellum, tagli drastici ai costi della politica, legge sul conflitto di interessi) gradito a entrambi gli elettorati: stiamo parlando del 55 per cento del Paese. E soprattutto la coscienza - Bersani lo sa - che qualunque accordo con Berlusconi costerebbe al Pd altri milioni di voti. Per primo il mio.

(Michele Serra)
 
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