Alla ricerca del forum perduto

Obiettivo Marte

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view post Posted on 13/7/2012, 17:42
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Guardatevi intorno. Siete su Marte
Ancora immagini fantastiche dallo spazio: Marte in superpanoramica.

Questa scena a 360 gradi combina 817 immagini, prese dalla camera panoramica del rover della NASA Opportunity, mostra il terreno che circondava il rover mentre era fermo per quattro mesi di lavoro durante il suo ultimo inverno marziano.


Questa foto composita è una panoramica a 360° del suolo marziano come l'ha visto la sonda automatica Opportunity, che da più di otto anni sta esplorando Marte. Si tratta di 817 fotografie scattate nell'arco di quattro mesi d'inverno marziano.

I segni nel terreno sono le tracce lasciate dalle ruote della sonda semovente. In basso si scorgono, distorti dalla prospettiva, i pannelli solari di Opportunity coperti di polvere. I colori sono alterati per esaltare le differenze fra i vari materiali.

Potete scaricare una versione di questa foto a maggiore risoluzione (23.096 x 7.981 pixel) presso JPL.Nasa.gov, ma se volete la sensazione di essere su Marte e di potervi guardare intorno, non perdetevi questa versione interattiva di Nasatech.net. Fantastico. Grazie a @xfranky per la segnalazione.
Paolo Attivissimo
 
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view post Posted on 8/2/2021, 16:33
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Incontri con Marte: la prima ad arrivare sarà Hope

Mars Hope, la prima sonda interplanetaria degli Emirati Arabi Uniti, è ormai prossima al suo obiettivo.
Se tutto andrà come deve, alle 16:41 del 9 febbraio si inserirà in orbita attorno a Marte,
dove resterà per almeno due anni a studiarne l’atmosfera


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Febbraio 2021 è un mese che entrerà a pieno diritto nella storia dell’esplorazione spaziale, sia perché saranno ben tre le missioni in arrivo sul Pianeta rossoMars Hope, Tianwen-1 e Mars 2020 – sia perché di queste tre missioni due segneranno l’ingresso di nuovi protagonisti nel panorama attuale dell’esplorazione del Sistema solare. E se questo è vero solo in parte per quanto riguarda Tianwen-1, in quanto l’agenzia spaziale cinese ha già ampiamente avuto il suo debutto con le missioni lunari, è sicuramente vero per Mars Hope, la prima missione interplanetaria degli Emirati Arabi Uniti.

Lanciata il 19 luglio 2020, Mars Hope (conosciuta anche come Emirates Mars Mission o con il suo nome originale مسبار الأمل , Al Amal), si inserirà in orbita attorno a Marte alle 16:41 (ora italiana) di martedì 9 febbraio.

Per essere catturata correttamente dal campo gravitazionale marziano, Hope dovrà rallentare da 121mila a 18mila chilometri orari: un obiettivo che potrà raggiungere accendendo i suoi sei motori delta-V per 27 minuti. Questi motori sono già stati testati nel corso di alcune piccole manovre di correzione alla traiettoria della sonda, tuttavia l’inserimento orbitale resta il momento più rischioso dopo il lancio, in cui un errore si può pagare a caro prezzo. Per esempio, mancando il pianeta o schiantandosi sulla sua superficie, entrambi incidenti ben documentati nella storia dell’esplorazione marziana.

A causa della distanza di circa 11 minuti-luce che ci separa da Marte, tale da rendere impossibile un pilotaggio manuale da parte degli operatori di missione, la manovra di inserimento orbitale sarà integralmente automatica. Se ci saranno problemi, la sonda li dovrà risolvere autonomamente. «Quando vedremo l’accensione dei motori, la manovra sarà già completa a metà», ha detto Pete Withnell, programme manager di missione, durante una conferenza stampa. «Siamo osservatori, e vedremo cosa sarà successo, ma non potremo interagire in tempo reale».

L’orbita finale prevista per Hope, che verrà raggiunta alcuni mesi dopo l’inserimento di martedì, sarà compresa tra 28mila e 43mila chilometri di altitudine: una distanza ideale per scansionare il pianeta in maniera integrale, compito che Hope eseguirà ogni nove giorni per almeno un anno marziano (687 giorni terrestri.

L’obiettivo principale della missione è monitorare la meteorologia e la climatologia marziana con i suoi tre strumenti scientifici. Emirs (Emirates Mars Infrared Spectrometer) è uno spettrometro infrarosso pensato per lo studio degli scambi di energia che avvengono nella bassa atmosfera e che ne guidano la dinamica globale. Exi (Emirates Exploration Imager) è invece una camera ad alta risoluzione – fino a 4K – che lavorerà alle frequenze visibili e ultraviolette e che sarà in grado di ottenere un dettaglio sulla superficie fino a 8 chilometri. Emus (Emirates Mars Ultraviolet Spectrometer), infine, è uno spettrometro ultravioletto per lo studio delle specie chimiche negli strati più alti dell’atmosfera, al di sopra dei 100 chilometri di altitudine.

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view post Posted on 11/2/2021, 17:04
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la serpe in seno al forumismo

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Mentre arrivano le nuove sonde,

le "vecchie" trovano gas mai visti prima su Marte


Proprio nei giorni in cui diverse nuove sonde raggiungono l'orbita di Marte,
dalla Exomars dell'Esa arriva la notizia della scoperta di "nuovi" gas e tracce d'acqua.


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Dopo l'arrivo della sonda degli Emirati Arabi, chiamata Hope, lo scorso 9 febbraio, attorno a Marte, anche la sonda cinese Tianwen-1 è riuscita nella complessa manovra di inserzione in orbita attorno al Pianeta Rosso. A differenza di quella emiratina, la sonda cinese porta con sé un rover che verrà rilasciato sulla superficie marziana tra due o tre mesi, quando cioè, l'orbita della sonda-madre sarà più vicina al pianeta rispetto ad oggi e gli strumenti di bordo avranno raccolto maggiori informazioni dell'area presunta di atterraggio, ossia Utopia Planitia.

INFINE LA NASA. Ora si attende l'arrivo di Perseverance della Nasa che, se tutto andrà bene, dovrebbe depositare sulla superficie marziana le sue ruote il prossimo 18 febbraio alle 21:55 in Italia.

Mentre tra i ricercatori c'è grande attesa per i risultati che arriveranno da queste missioni scientifiche, due nuove ricerche che hanno utilizzato i dati raccolti dalla sonda europea ExoMars, che si trova attorno a Marte, e pubblicati su Science Advances (qui e qui) svelano fenomeni chimici finora sconosciuti e forniscono maggiori informazioni sui cambiamenti stagionali e sulle interazioni superficie-atmosfera.

UNA PRIMIZIA! «Per la prima volta abbiamo scoperto l'esistenza del cloruro di idrogeno su Marte. È il primo rilevamento di questo gas nell'atmosfera marziana e rappresenta un nuovo ciclo chimico da studiare», ha spiegato Kevin Olsen dell'Università di Oxford, Regno Unito, uno degli scienziati che ha partecipato alle ricerche. Il cloruro di idrogeno, o HCl, è un gas composto da un atomo di idrogeno e uno di cloro. Gli scienziati che studiano Marte sono da sempre alla ricerca di gas a base di cloro (e anche di zolfo) dal momento che sono ritenuti possibili indicatori di attività vulcanica. Ma in questo caso, poiché il gas è stato rilevato contemporaneamente in luoghi distanti tra loro, e in assenza di altri gas collegabili a un'attività vulcanica, la situazione fa pensare ad una fonte diversa. Secondo gli scienziati si dovrebbe ipotizzare l'esistenza di un'interazione superficie-atmosfera completamente nuova, guidata dalle stagioni polverose presenti con una certa regolarità su Marte.

Le cose potrebbero stare così (vedi l'illustrazione che segue): in un processo molto simile a quello che si osserva sulla Terra, sali nella forma di cloruro di sodio, prodotti da oceani evaporati e racchiusi nella polverosa superficie di Marte, vengono sollevati dai venti nell'atmosfera. La luce del Sole riscalda quest'ultima e spinge la polvere e il vapore acqueo rilasciato dalle calotte polari, a salire. La polvere salina reagisce con l'acqua atmosferica rilasciando cloro, che a sua volta reagisce con le molecole contenenti idrogeno, producendo il cloruro di idrogeno.


FUGHE D'ACQUA. Ulteriori reazioni hanno visto il cloro o polvere ricca di acido cloridrico ritornare sulla superficie, forse sotto forma di perclorato, una classe di sale formata da ossigeno e cloro. Questo sale è stato osservato anche sulla superficie da altre sonde. «C'è bisogno di vapore acqueo per liberare il cloro e c'è bisogno di sottoprodotti dell'acqua – idrogeno – per formare cloruro di idrogeno. L'acqua è fondamentale in queste reazioni chimiche», sottolinea Olsen. Il gruppo di ricerca ha individuato il gas per la prima volta durante la tempesta di polvere nel 2018, osservandola comparire contemporaneamente sia nell'emisfero nord che in quello sud, e ha registrato la sua scomparsa, sorprendentemente rapida, di nuovo al termine del periodo polveroso stagionale.

Oltre a nuovi gas, Trace Gas Orbiter (uno strumento a bordo di ExoMArs) sta affinando la nostra conoscenza su come Marte ha perso l'acqua. È ormai assodato che una volta sulla superficie di Marte scorreva acqua allo stato liquido, come evidenziato nei numerosi esempi di antiche valli asciutte e letti di fiume. Oggi l'acqua è principalmente imprigionata nelle calotte polari e sepolta nel sottosuolo. Ma un a gran parte se ne va... nello spazio. I dati ExoMars raccolti tra aprile 2018 e aprile 2019 hanno infatti mostrato almeno tre situazioni che hanno favorito la perdita di acqua dall'atmosfera: la tempesta di sabbia globale del 2018, una breve ma intensa tempesta a livello regionale nel gennaio 2019 e il rilascio di acqua dalla calotta polare meridionale durante i mesi estivi, legato al cambiamento di stagione. Di particolare nota è una scia di vapore acqueo in ascesa durante l'estate al sud che potenzialmente inietta acqua nell'atmosfera superiore su base stagionale e annuale.

www.focus.it

 
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view post Posted on 17/2/2021, 10:16
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view post Posted on 18/2/2021, 10:15
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18 febbraio 2021:

ecco il touchdown

di Perseverance su Marte,

minuto per minuto


In occasione dell’imminente discesa del rover Perseverance sul suolo di Marte,
la Nasa mette a disposizione degli appassionati di tutto il mondo le sue risorse multimediali.
Dalla diretta dell’evento ai briefing con i manager della missione,
passando per tutti i principali social fino ai selfie con Perseverance, le possibilità sono tante.
Ma ci sono anche numerose proposte in italiano,
a partire dai percorsi didattici preparati da Edu Inaf


di Paolo Soletta

www.media.inaf.it

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Attorno alle 21.55 italiane di giovedì 18 febbraio 2021 per la missione della Nasa Mars 2020 Perseverance arriverà al momento più critico: l’atterraggio del rover sulla superficie marziana. Un’operazione complessa che, se dovesse andare a buon fine, segnerà l’avvio di una nuova stagione scientifica con il Pianeta rosso ancora nel ruolo di attore protagonista. Più del 99.5 per cento della distanza fra la Terra e Marte è stata coperta e giovedì 18 febbraio verso le 22 ora italiana, è previsto l’arrivo sul pianeta rosso e – secondo la pianificazione della Nasa – la discesa sul cratere Jezero. Più precisamente, sul delta di un antico fiume al bordo del cratere.

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Nell’immagine qui sopra, una dettagliata infografica dell’Agenzia spaziale europea ci porta alla scoperta di questo antico luogo e di tutto ciò che circonderà il rover quando si sarà posato sul Pianeta rosso. Il cratere Jezero ospitava anticamente un lago ghiacciato e si trova esattamente al confine tra l’antica regione dell’altopiano di Terra Sabaea, in cui vi sono rocce risalenti a 3.7-4.1 miliardi di anni fa, e un enorme bacino d’impatto – Isidis Planitia – risalente a circa 3.9 miliardi di anni fa. Spostandoci verso est, il bordo del bacino Isidis è tracciato approssimativamente da un sistema di graben chiamato Nili Fossae, e generato proprio come risultato di fratture tettoniche. Le regioni colorate di blu scuro e nero sono strati di antiche ceneri vulcaniche disperse dal vento, e che spesso finiscono per accumularsi in distese di dune. A sud-ovest del cratere si trova infine la regione vulcanica di Syrtis Major, dove la lava scorreva circa 3-3.7 miliardi di anni fa.

La diversità mineralogica e storica del cratere Jezero e dei suoi dintorni potrà essere sfruttata per dedurre le condizioni ambientali al momento della formazione dei minerali.

L’ingrandimento nel pannello in alto a destra all’interno dell’immagine di apertura mostra una mappa dettagliata del cratere, dove si evidenzia come il bordo sia interrotto da tre valli che un tempo erano fiumi. Due di esse, Neretva Vallis e Sava Vallis, erano canali di afflusso che hanno creato due delta sul bordo occidentale e nord-occidentale del cratere: Perseverance esaminerà dettagliatamente il più grande dei due, quello più occidentale. Pliva Vallis – a est di Jezero – era invece un canale di deflusso attraverso cui l’acqua veniva scaricata dal cratere. Jezero viene pertanto definito come un “lago a bacino aperto”: una tipologia che gli scienziati pensano fosse anticamente diffusa su Marte e ritenuta interessante perché sede di laghi d’acqua dolce con un livello stabile. I bacini chiusi – quelli con afflusso ma senza deflusso –, erano invece soggetti a periodi più frequenti di prosciugamento, che li trasformavano in laghi salati, rendendoli così meno promettenti nella ricerca di condizioni favorevoli alla vita.

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La Nasa ha invitato tutti gli appassionati a seguire la diretta dell’evento con una serie di attività virtuali che cercheremo di sintetizzare qui di seguito.

Consentiteci, però, di partire con cinque proposte tutte in italiano. La prima arriva da Edu Inaf, la testata dell’Istituto nazionale di astrofisica dedicata alla didattica, che ha approntato per l’occasione un pagina sull’ammartaggio dedicata alle scuole: vi troverete materiale d’ogni genere con attività suddivise su tre percorsi – per le primarie e per le secondarie di primo e di secondo grado. La seconda è la app “Mars2020 Perseverance: l’esperienza interattiva”: sviluppata da Laura Leonardi dell’Inaf di Palermo, vi permetterà di scattarvi selfie con il rover Nasa ovunque vogliate (qui il tutorial video). La terza è una live del canale “Nuovi mondi” su Facebook e YouTube – “Perseverance: la discesa verso Marte” – che vi terrà compagnia, e risponderà alle vostre domande, a partire da tre ore prima dell’approdo e fino a un’ora dopo, dunque dalle 19 alle 23 di giovedì 18. Si partirà con l’osservazione di Marte al telescopio, poi verranno passate in rassegna le ultime scoperte relative al Pianeta rosso e naturalmente la missione di Perseverance. Sempre in diretta, collegati con Nasa Tv, si commenteranno poi gli istanti della discesa verso il suolo. A condurre la live saranno tre ricercatori dell’Inaf di Roma – F. Giacomo Carrozzo, Fabrizio Oliva e Andrea Raponi – e Giuseppe Sindoni dell’Agenzia spaziale italiana. La quarta proposta che vi segnaliamo è la diretta in programma – sempre giovedì 18 sera, dalle 21:00 alle 23:00 – su Focus Tv (canale 35 del digitale terrestre), dove a seguire la discesa di Perseverance su Marte ci saranno, ospiti del giornalista scientifico Luigi Bignami, alcune ricercatrici e ricercatori dell’Inaf. Sempre in tv, infine, questa volta su RaiNews24, dalle 21.40 andrà in onda uno speciale con le immagini provenienti dalle sale di controllo della Nasa e con l’intervento di esperti dell’Agenzia spaziale italiana e dell’Istituto nazionale di astrofisica. E ora veniamo alla Nasa.

La diretta e i canali social

Per chi mastica un po’ di inglese, ma anche per chi vuole semplicemente assistere a un momento storico pur senza capirci granché, sul canale Nasa Tv sarà possibile connettersi alla diretta, commentata dalla sede del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, a partire dalle 20:15 italiane di giovedì 18 febbraio. Tutti i principali strumenti informatici e social dell’agenzia – a partire dalla app Nasa fino alle pagine YouTube, Twitter, Facebook, LinkedIn – convergeranno sulla stessa diretta. Per questa grande occasione la Nasa ha messo a punto molte attività interattive per consentire al pubblico di partecipare e rimanere aggiornato sulla missione. Per entrare in contatto con altri appassionati di spazio e per interagire domande in diretta sarà possibile iscriversi all’evento Facebook Perseverance Rover Virtual Nasa Social event, al quale hanno già risposto oltre centomila persone. Tramite l’iscrizione dal sito Eventbrite sarà inoltre possibile provare un’esperienza virtuale unica durante l’atterraggio con tanto di timbro sul passaporto virtuale. L’hashtag dell’evento è #CountdownToMars: lo si potrà usare far sapere ai propri contatti che si sta seguendo l’atterraggio, per partecipare alle conversazioni e per fare domande se si segue la missione su Twitter, Facebook o Instagram. Questi i profili social della Nasa da seguire e da taggare: su Twitter @Nasa, @NasaPersevere e @NasaMars; su Facebook Nasa e NasaPersevere; su Instagram: Nasa.

Una divertente occasione per simulare in anteprima l’atterraggio in tutte le sue fasi è già disponibile in un sito dedicato. Semplicemente spostando il mouse, come in un videogioco, si potrà cambiare prospettiva facilmente e magari potrete provare a seguire il lander in discesa anche dall’interno del paracadute. Ci abbiamo provato e non è stato difficile. Se invece volete visualizzare l’anteprima senza preoccuparvi troppo di interagire potete guardare questo video.


Opportunità per studenti, insegnanti, educatori

Forse è un po’ tardi, ma per le scuole che volessero tentare un assalto finale è possibile ancora per un giorno iscriversi al contest studentesco “Mission to Mars”, che invita a progettare, costruire e far atterrare la propria navicella spaziale. È disponibile anche un toolkit Stem di Mars 2020, con storie degli studenti che hanno partecipato alle precedenti edizioni e una meravigliosa serie di risorse creative.

Chi l’inglese lo mastica sul serio potrà mettersi alla prova registrandosi al briefing della National Academies Space Studies Board e dell’Aeronautics and Space Engineering Board mercoledì 17 febbraio alle 17:30 italiane. Con un po’ di iniziativa potrete farvi una chiacchierata con i veri responsabili del progetto Perseverance. Mica male, dopotutto.

Esperienze interattive

Infine infine una pagina dedicata a tante attività creative e divertenti come i selfie sul suolo marziano accanto a Perseverance o la possibilità di prenotare l’invio del proprio nome su Marte per le prossime missioni (per Perseverance è effettivamente un pochino tardi).


www.media.inaf.it

www.blueplanetheart.it



Edited by pubblicitàprogresso - 18/2/2021, 13:35
 
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view post Posted on 22/2/2021, 09:28
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la serpe in seno al forumismo

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Ammaraggio avvenuto...




https://twitter.com/NASAPersevere

 
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view post Posted on 23/2/2021, 10:17
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Marte, la Nasa rilascia

il primo video dell'atterraggio

del rover Perseverance


La Nasa ha rilasciato uno spettacolare video dell'atterraggio del suo rover Perseverance, il primo del suo genere, dopo che la missione è arrivata giovedì su Marte alla ricerca della vita antica. Lungo poco più di tre minuti, il video pubblicato rivela le immagini di diverse telecamere dislocate in punti diversi del modulo, dopo il suo ingresso nell'atmosfera marziana: una mostra il dispiegamento del paracadute supersonico, un'altra, situata sotto il rover, il suolo marziano in avvicinamento, e altre due vedute mostrano il rover gradualmente depositato al suolo, sospeso da tre cavi
video NASA.



video.repubblica.it

 
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view post Posted on 26/2/2021, 08:32
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Marte, da Perseverance il primo panorama in alta definizione

A 360 gradi, composto da 142 immagini

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Dal rover Perseverance della Nasa arriva il primo panorama di Marte in alta definizione e a 360 gradi, ottenuto combinando 142 singole scattate con la Mastcam-Z camera tre giorni dopo l'arrivo sul pianeta rosso. Tutte le immagini da cui è stata ottenuta la foto, pubblicata dalla Nasa, sono state riprese dal punto del cratere Jazero nel quale il rover si è posato al suolo, il 20 febbraio scorso.

L'immagine è la prima in alta definizione ed è stata costruita in modo da poterla esplorare con lo zoom fino a poter vedere dettagli con una risoluzione di 3-5 millimetri. La Mastcam-Z di Perserverance è simile a quella installata su Curiosity, il rover della Nasa arrivato su Marte dal 2012, ma più efficiente visto che ha anche lo zoom.

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view post Posted on 3/4/2021, 17:02
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Marte, slitta di 3 giorni il volo del drone Ingenuity

Intanto ha già allungato le 'zampe' per balzare al suolo

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Bisognerà attendere qualche giorno in più del previsto per assistere al primo volo su Marte del drone Ingenuity: la Nasa ha reso noto con un tweet che il decollo avverrà non prima dell'11 aprile, dunque con tre giorni di ritardo rispetto alla data dell'8 aprile annunciata dai responsabili della missione Perseverance nella conferenza stampa di settimana scorsa.

Ingenuity, ormai ribattezzato 'Ginny', “si sta preparando a fare qualcosa che non è mai stato fatto prima”, scrive la Nasa, pur non spiegando i motivi che hanno spinto a riprogrammare la data del decollo. Al momento, infatti, tutte le operazioni per il distacco del velivolo dal rover Perseverance sembrano procedere come da programma.

Le ultime istantanee arrivate dal Pianeta Rosso mostrano Ingenuity ancora attaccato alla 'pancia' del rover, in posizione verticale e con le 'zampe' allungate, pronto per il piccolo balzo di 15 centimetri che lo porterà a posarsi sul suolo. Quando il rover Perseverance si sarà allontanato, Ingenuity si ricaricherà sotto i raggi del Sole per poi spiccare il volo, il primo controllato mai eseguito su un pianeta diverso dalla Terra. Lo farà portando con sé un piccolo pezzetto di tessuto dell'ala del primo aeroplano dei fratelli Wright del 1903. Il tutto sarà ampiamente documentato con foto e video: secondo le previsioni i dati dovrebbero arrivare sulla Terra il 12 aprile.

www.ansa.it

 
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