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| CARTA CARBONE Quando chiudemmo l’ufficio della Ditta, ormai molti anni fa, io, a differenza di altre donne della famiglia, conservai molti oggetti di cancelleria o altro tipo che erano serviti nel tempo e, tra questi, le veline e qualche risma di carta carbone che ancora ieri mi è capitata tra le mani. E non mi decido a buttarla. Del resto perché dovrei farlo? È carta carbone da macchina da scrivere. Per simpatia dei gesti del passato, l’ho usata, fino a poco tempo fa, per rianimare la Olivetti lettera 32, quella con cui un giorno ebbi l’idea di scrivere la prima poesia. (Germana Pisa) Quando il mondo si fabbricava ancora a mano. A 17 anni, al primo impiego, in piazzetta Bossi, a fianco della Scala, battevo le fatture con una macchina elettrica su un modulo verticale che ne comprendeva tre. La tripla carta carbone veniva inserita nel modulo dai fattorini, in modo che "tempi e metodi" dessero i loro frutti ottimali. Di fonte a me, su un'altra macchina, c'era la Fernanda. Chissà se vi interessa sapere che, pur desiderandolo, non l'ho mai baciata. Chissà se le altre ragazze, che invece sì, erano la carta carbone di Fernanda. (Beno Fignon) Il Dizionario delle parole perdute
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