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COVID-19

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view post Posted on 9/1/2022, 08:59
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Covid, Iss: no vax rischiano terapia intensiva e morte circa 26 volte di più

Rispetto a chi ha effettuato la dose booster.
In 2 settimane quasi 1 milione di contagi in Italia e 721 morti


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Per i non vaccinati il rischio di ricovero in terapia intensiva per Covid è 25,7 volte più alto rispetto a quello che si calcola fra i vaccinati con booster. E il rischio di morte è 26,2 volte più alto rispetto a chi ha fatto le tre dosi. E' uno dei dati che emerge dall'ultimo aggiornamento del report esteso dell'Istituto superiore di sanità (Iss) sull'epidemia di Covid in Italia.
Il divario risulta ancora più ampio se si considera la fascia degli over 80: "Calcolando il tasso di ospedalizzazione (nella fascia 80+) nel periodo 19 novembre-19 dicembre per i non vaccinati (712,7 ricoveri per 100.000) si evidenzia come questo sia circa 9 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (80,7 ricoveri per 100.000) e circa quarantadue volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (17,0 ricoveri per 100.000) - scrive l'Iss - Nello stesso periodo (nella fascia 80+) il tasso di ricoveri in terapia intensiva dei non vaccinati è circa tredici volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro 120 giorni e circa 48 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster. Analizzando il tasso di decesso (nella fascia 80+), nel periodo 12 novembre-12 dicembre nei non vaccinati è circa nove volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro i 120 giorni e 74 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster".

TASSO RICOVERI IN INTENSIVA - Il tasso di ricovero in terapia intensiva è di "23,1 per 100mila per i non vaccinati" e crolla a 0,9 ogni 100mila per i vaccinati con booster, emerge dal report. Nel documento viene riportato anche il tasso di ricovero in terapia intensiva per i vaccinati da più di 120 giorni - pari a 1,5 ogni 100mila - dato che scende a 1 ogni 100mila per i vaccinati da meno di 120 giorni.

CONTAGI E DECESSI - I numeri sono vicini al milione di contagi in 2 settimane in Italia. "Durante il periodo 20 dicembre 2021 - 2 gennaio 2022 sono stati segnalati 934.886 nuovi casi, di cui 721 deceduti" si legge nell'aggiornamento del report esteso dell'Iss.

REINFEZIONI - Dal 24 agosto 2021 al 5 gennaio 2022, sono stati "segnalati 36.082 casi di reinfezioni" Covid, "pari al 2% del totale dei casi notificati. Nell’ultima settimana si osserva un aumento della percentuale di reinfezioni che sale al 3,1% del totale dei casi segnalati rispetto al 2,4% della settimana precedente". Gli esperti spiegano anche che "la probabilità di contrarre una reinfezione risulta più elevata nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con almeno una dose e negli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione".

"I dati riportati si riferiscono principalmente alla circolazione della variante Delta", puntualizza l'Iss. Ma "fino al 13 dicembre ogni settimana le reinfezioni rappresentavano circa l’1% del totale dei casi notificati. Nelle ultime due settimane, sebbene il dato sia ancora in fase di consolidamento, si osserva un aumento della percentuale di reinfezioni che sale dal 2,4% della settimana precedente al 3,1% nell’ultima settimana. Questo incremento è verosimilmente attribuibile all’incremento della circolazione della variante Omicron in Italia". Un recente studio pubblicato nel Regno Unito dall'Imperial College ha per esempio "evidenziato come la circolazione della variante Omicron sia associata a un rischio relativo di reinfezione di 5,41 volte superiore rispetto alla variante Delta".

FORTE AUMENTO CONTAGI TRA I SANITARI - "E' in aumento da due settimane la percentuale di casi tra operatori sanitari rispetto al resto della popolazione". "A seguito dell’inizio della somministrazione delle dosi booster, si era osservata una diminuzione della percentuale dei casi, ma nelle ultime due settimane si è registrato un forte aumento del numero di casi segnalati tra i sanitari (9.759 contro 3.436 della settimana precedente), e la percentuale di casi sul totale dei casi riportati risulta in aumento dall'1,8% della settimana precedente al 2,1%" si legge nell'aggiornamento.


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view post Posted on 26/1/2022, 11:17
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la serpe in seno al forumismo

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Omicron, Pfizer e Moderna

pronte a far partire i test

per il vaccino calibrato sulla variante


Calibrare il composto per prevenire il Covid è stato reso necessario
perché la nuova mutazione di Sars Cov 2, rilevata per la prima volta
in Sudafrica e Botswana, è capace di "bucare" lo scudo opposto
dal vaccino riuscendo a infettare anche - come dimostrato
da un recente studio israeliano - chi ha ricevuto anche la quarta dose


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L’aggiornamento dei vaccini a Rna messaggero per contrastare la variante Omicron – come annunciato e previsto ormai da oltre un mese – è di fatto iniziato e Pfizer-Biontech e Moderna si apprestano a far partire i test clinici. Calibrare il composto per prevenire il Covid è stato reso necessario perché la nuova mutazione di Sars Cov 2, rilevata per la prima volta in Sudafrica e Botswana, è capace di “bucare” lo scudo opposto dal vaccino riuscendo a infettare anche – come dimostrato da un recente studio israeliano – chi ha ricevuto anche la quarta dose. Anche se la vaccinazione continua a proteggere da malattia grave e morte. E così inizia una nuova fase di test. Pfizer ha già avviato il reclutamento dei volontari, mentre l’altra azienda Usa – interpellata dall’Ansa – informa che è imminente la somministrazione della prima dose nello studio che partirà a breve. Nei giorni scorsi l’ad di Pfizer Bourla aveva spiegato che sperava che il vaccino aggiornato – che dovrebbe già disponibile in primavera – potesse coprire Omicron e le altre varianti.

Il vaccino ricalibrato per la variante ormai diventata dominante e responsabile dell’aumento di casi in Europa e non solo (con l’unica eccezione del Regno Unito che sembra aver superato il picco e avviarsi verso un calo) verrà testato da Pfizer su adulti fino a 55 anni. La sperimentazione non include persone oltre i 55 anni perché l’obiettivo – ha sottolineato la casa farmaceutica – è quello di esaminare la risposta immunitaria dei partecipanti e non già l’efficacia del vaccino. I volontari sono divisi in tre gruppi: il primo include individui che hanno ricevuto due dosi di vaccino Pfizer-BioNTech da 90 a 180 giorni prima e che riceveranno una o due inoculazioni del nuovo vaccino. Del secondo fanno parte persone che hanno avuto la terza dose, nello stesso periodo previsto, e a cui sarà somministrata sia una nuova dose del vaccino iniziale, sia una dose del vaccino progettato contro Omicron. Il terzo gruppo sarà composto da persone che non hanno ricevuto alcun vaccino contro il Covid e a cui saranno inoculate tre dosi di quello specifico contro Omicron. “Riconosciamo l’importanza di essere pronti nel caso in cui la protezione del vaccino diminuisca nel tempo e di aiutare a fronteggiare Omicron ed eventuali altre varianti future”, ha affermato Kathrin Jansen (responsabile vaccini Pfizer) in una nota. Ugur Sahin, amministratore delegato di BioNtech, ha osservato che la protezione del vaccino iniziale contro le forme leggere o moderate di Covid sembra diminuire più rapidamente contro Omicron: “Lo studio attuale prende il via nel quadro del nostro approccio scientifico per elaborare dei vaccini contro le nuove varianti che raggiunga un livello di protezione simile a quello contro le varianti precedenti, ma con una durata della protezione più lunga”.

www.ilfattoquotidiano.it

 
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