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view post Posted on 2/1/2022, 12:36
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la serpe in seno al forumismo

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Bielorussia. 970 prigionieri politici, di cui 32 operatori dei media

di Ekaterina Ziuziuk

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Per tirare le somme dell’anno in Bielorussia è sufficiente dare un’occhiata questa breve rassegna delle notizie degli ultimi giorni.

Il prigioniero politico giornalista Dzianis Ivanshyn è stato forzatamente rasato in carcere dove si trova da 294 giorni, di cui gli ultimi 107 non riceve la corrispondenza. Da 9 giorni si trova nella cella di punizione. Lo riporta sua moglie Volha Ivanshyna attraverso la propria pagina Facebook è la testata indipendente Novy Čas per la quale Ivanshyn lavorava.

Dzianis Ivanshyn è stato arrestato in seguito alla pubblicazione della sua inchiesta sui militari ucraini del corpo speciale Berkut impiegati nella soppressione violenta delle proteste di Euromaidan nel 2013-2014. Approdati in Bielorussia dopo lo scioglimento del reggimento, hanno partecipato alla brutale soppressione delle proteste pacifiche bielorusse.

Ivanshyn ha dimostrato che gli ex-ufficiali ucraini lavorano regolarmente nelle forze dell’ordine bielorusse. Ora è accusato di alto tradimento e rischia fino a 15 anni di reclusione. Tutto ciò dimostra quanto la sua inchiesta sia stata scottante per le autorità del regime dittatoriale bielorusso.

La direttrice e caporedattrice dell’agenzia dì stampa indipendente BelaPAN Iryna Leushyna rimane in carcere altri due mesi.

Il prigioniero politico Dzmitry Dubouski condannato a 18 anni di reclusione ha raccontato alla sorella le torture subite dopo l’arresto avvenuto 29 ottobre 2020: “mi soffocavano con un sacchetto di plastica, a Ihar Alinevich (prigionero politico arrestato insieme a Dubouski e condannato a 20 anni di reclusione, ndr) hanno tagliato via la pelle dei talloni”.

È stata arrestata Volha Anishchuk, moglie del prigioniero politico Artsiom Anishchuk.

Il canale telegram dell’ong per i diritti umani Viasna è stato messo sul registro dei media estremisti. Ora la condivisione dei post pubblicati sul canale telegram di Viasna costituisce ufficialmente un reato.

Gli inquilini della residenza Kaskad (Minsk) iscritti alla chat che ne unisce i residenti hanno ricevuto lo status di organizzazione estremista. Gli abitanti di Kaskad erano attivi nelle proteste pacifiche creando un nucleo di Resistenza al regime dittatoriale.

Il 21enne prigioniero politico Yahor Dudnikau è stato condannato ieri a 11 anni di reclusione.

Viktar Babaryka, l’ex favorito alle elezioni presidenziali del 2020 condannato a 14 anni di carcere duro, si trova in isolamento: le autorità proibiscono agli altri detenuti dì comunicare con lui.

Al blogger Aliaksandr Kabanau hanno sostituito il regime di detenzione a quello più duro. Si trova in carcere da un anno e mezzo.

I musicisti del gruppo Idorarth sono stati condannati a 1,5 anni di reclusione. Piotr Marchanka, Yuliya Marchanka e Anton Shnip sono colpevoli di aver sfilato suonando i cornamusa durante le manifestazioni pacifiche dell’anno scorso.

La Bielorussia è il centro geografico dell’Europa, le notizie di cui sopra risalgono agli ultimi giorni di dicembre dell’anno che sta per concludersi. Per l’ultimo dell’anno il designer bielorusso Vladimir Tsesler ha fatto un collage con le foto dei prigionieri politici bielorussi (nella foto). Il titolo dell’opera è “Happy New Year, Belarus! A fragment of a big congratulation” (Felice Anno nuovo, Bielorussia! Un frammento di tanti auguri).

I prigionieri politici in Bielorussia al 31.12.2021 sono 970, di cui 32 operatori dei media.

Il blog di Articolo 21

 
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view post Posted on 15/1/2022, 12:23
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liberamente libero

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Da Parigi buone notizie per le vignette



Rodriguez - Messico



Da Parigi buone notizie per le vignette

Il presidente francese Emmanuel Macron ha confermato, martedì 11 gennaio, la creazione di una Casa europea di vignette stampa e satiriche, che avrà sede a Parigi, nel 6° arrondissement.

“Nel cuore di Parigi, lo spirito dell'11 gennaio, quello di questa marcia che solo sette anni fa ha riunito milioni di persone per la libertà di espressione, continuerà quindi a vivere”, ha dichiarato Emmanuel Macron, durante i suoi auguri alla stampa .

Sette anni dopo i tragici attentati del 7 gennaio 2015, che hanno colpito particolarmente la redazione di Charlie Hebdo, il desiderio di Georges Wolinski, che ha originato questa idea nel 2007, ripreso e portato avanti dalla moglie Maryse Wolinski fino alla sua morte, avvenuta il 9 dicembre , è garantito.

Cartooning for Peace è lieto di questa buona notizia, che può solo aiutare a promuovere vignette stampa e satiriche in Francia e all'estero, sensibilizzare le giovani generazioni su quest'arte, rafforzare una professione essenziale per il dibattito democratico e promuovere le numerose iniziative già esistenti in Francia, in Europa e nel mondo.

L'associazione auspica vivamente che l'attuazione di questo ambizioso progetto avvenga in collaborazione con tutti i protagonisti della professione.

Leggi il comunicato stampa del comitato di sorveglianza


L'affresco di Christian Guemy, detto C215,
a Parigi, il 6 gennaio 2022, in omaggio ai membri del quotidiano "Charlie Hebdo"
uccisi da uomini armati jihadisti nel gennaio 2015


E alla fine vince Parigi. Dopo diversi mesi di esitazione, Emmanuel Macron ha scelto la capitale per ospitare la futura Casa della stampa di vignette e vignette satiriche, destinata a sostenere l'azione dei professionisti della caricatura . Una decisione presidenziale che provoca la rabbia delle città concorrenti , e in particolare dei sostenitori della candidatura di Limoges, che denunciano un "fait du prince" ancor prima dell'annuncio ufficiale, atteso martedì 11 gennaio, durante un intervento di M Macron a fine pomeriggio davanti alla Presidential Press Association.

La decisione di creare una House of Press Cartoons è stata presa dal Capo dello Stato in occasione del quinto anniversario dell'attentato a Charlie Hebdo, perpetrato il 7 gennaio 2015. “La Francia è sempre al fianco (…) di chi difende la libertà di espressione ” , ha dichiarato Macron, durante i suoi auguri alla stampa, il 15 gennaio 2020, assicurando che il nuovo istituto nazionale sarebbe stato “un luogo di incontro, formazione, esposizione”. “Siamo un Paese in cui la libertà di critica va con la libertà di esprimersi ”, ha giustificato. A settembre il ministero della Cultura aveva svincolato 2 milioni di euro per finanziare il locale.

Fonte Le Monde

fany-blog.blogspot.com

 
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